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martedì 31 dicembre 2013

TE DEUM



Poche ore e il 2013 andrà via...

Sicuramente, come per ognuno di noi, ci son stati momenti belli e altri meno belli, alcuni momenti da dimenticare,e molti da ricordare , ma quello che conta di più, per me ,è che sono ancora qui per poterli raccontare e per poter ringraziare.


Il mio grazie.
Non posso non ringraziarTi per avermi dato ancora l' opportunità di raccontarTi attraverso la mia vita e attraverso le mie parole, anche se qualche volta, anzi spesso, non sono proprio stata un modello di "bontà" .

martedì 24 dicembre 2013

MA CHE SENSO HA IL NATALE?

LA MIA FAVOLA DI NATALE 




Da piccola restavo incantata per ore dinanzi all'enorme albero, che mio nonno sistemava nel soggiorno,pieno di luci e palle colorate . Qualche angioletto faceva capolino dall'albero e le candeline rosse, che venivano accese rigorosamente solo durante la cena della vigilia, erano la tentazione di noi bambini..".Nonna perché non le accendiamo adesso?" Mi sembra ancora di sentire la sua voce ferma e decisa. "Si accendono la notte di Natale perché quando nasce Gesù è buio e bisogna far luce" " ma se Gesù nasce a Betlemme" pensavo " perché dobbiamo accendere le luci a casa di nonna ?" Non ero facile alle esternazioni e la domanda rimaneva dentro di me, senza risposta.

mercoledì 4 dicembre 2013

CARI CATECHISTI, BUONASERA!




 VERSIONE INTEGRALE DEL   DISCORSO DEL PAPA AI CATECHISTI


PUNTI SALIENTI  (quelli che a me piacciono di più)


“Essere” catechisti! Non lavorare da catechisti: questo non serve! Io lavoro da catechista perché mi piace insegnare… Ma se tu non sei catechista, non serve! Non sarai fecondo, non sarai feconda! Catechista è una vocazione: “essere catechista”, questa è la vocazione, non lavorare da catechista. Badate bene, non ho detto “fare” i catechisti, ma “esserlo”, perché coinvolge la vita.

domenica 1 dicembre 2013

UNO SARA' PRESO......

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

Parola del Signore




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Inizia finalmente il tempo dell'avvento, nell'aria si sente il profumo del Natale.
Già sento dire " Dobbiamo prepararci al Natale" si certo , ma a quale Natale?

I negozi addobbati sono presi d'assalto, pullulano di gente, ( alla faccia della crisi) , la TV ci propone regali all'ultimo grido da fare ad amici e parenti, qualcuno ha già prenotato la settimana di vacanza nelle zone più gettonate e di contro, vedo con tristezza, che il Natale, per i poveri veri, per chi ha subito un lutto,per chi vive nella solitudine, è diventata una festa odiosa e insostenibile. Di fronte ad uno sfrenato consumismo proposto dai media, chi vive momenti fragili e tragici è travolto da un dolore insostenibile e non vede l'ora che il Natale finisca ancor prima di cominciare.


RAGAZZI SVEGLIAMOCI!!!!!!

sabato 30 novembre 2013

AVVENTO


"Nessuno è salvo, se non accoglie Cristo che viene."
Sant'Agostino



Nel corso dell’anno liturgico, l’Avvento è il tempo che non solo ci prepara a celebrare il ricordo-memoriale della nascita di Gesù Cristo, ma anche il tempo che ci proietta verso la seconda venuta del Figlio di Dio, quando alla fine dei tempi "verrà nella gloria a giudicare i vivi e i morti", introducendoci nel suo regno che non avrà mai fine.

venerdì 29 novembre 2013

ESSERE COERENTI.....MA CON CHI?

Coerente è colui che non contraddice ne con i fatti ne con le parole ciò che prima ha affermato o ha pensato, ma posso anche aver pensato male e se persisto nell'essere coerente continuo a fare  male .....

Coerente deriva  dal latino cohaerentia(m),  derivato di cohaerìre ,formato da cum = insieme e da haerere = essere attaccati e significa essere uniti tenacemente con un altra cosa e con parti simili.

venerdì 22 novembre 2013

LA VERA FOLLIA DEL CRISTIANESIMO


Oggi  celebriamo la vera follia del cristianesimo, 

 se presa sul serio,
 ci farebbe tutti mettere in ginocchio ad adorare l'infinita misura di Dio. 
(Paolo Curtaz)



martedì 19 novembre 2013

IL MALE DEL SECOLO


Un giorno, a un luminare della scienza, venne chiesto quale fosse la più grave malattia di questo  secolo.
I presenti si aspettavano che dicesse il cancro o l'infarto ma, grande fu lo stupore generale, quando lo scienziato rispose: " l'indifferenza".
Tutti si guardarono negli occhi e, ognuno si accorse di esserne gravemente ammalato.
Preoccupati di quello che avevano appena appurato,  chiesero  quale fosse la cura, e lo scienziato senza scomporsi troppo,  rispose " accorgersene, esserci,vivere"







 L'indifferenza è il male peggiore della nostra società, miete più vittime della morte, anzi è la morte stessa, la morte della coscienza. L' Indifferenza non è apatia o pigrizia, ma solo semplice vigliaccheria. 

venerdì 8 novembre 2013

GESU' PIANGE.....


                                         

«Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora quando la vide piangere e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e disse:  «Dove l'avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!».  Gesù scoppiò in pianto.


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Gesù piange, Dio è talmente umano che conosce quello che provo in certi momenti e non cerca di nascondere le lacrime ,come faccio io  per vergogna  o perchè" l'uomo forte non deve mai piangere" 

martedì 5 novembre 2013

GESU' E' DIO?



                                            



Abbiamo appena assodato che Gesù non è una favoletta inventata per tenere buoni i bambini ed ecco che una bambina mi chiede "Ma Gesù è  un uomo come noi, figlio di Dio così come lo siamo tutti,   o è davvero Dio fatto carne?"
Bella domanda!!!, vorrei risponderle  con sicurezza matematica, magari con una bella equazione per dimostrarle che  Gesù è Dio ma non ci riesco.... Qualche volta anche a me nascono   dei dubbi ,mi capita di di allontanarmi da Dio e di non sentire più la Verità sempre in bilico, ho poca fede lo ammetto, sono fragile e umana  lo so ,ma non mi arrendo al primo "se" non smetto di cercare dentro di me e nel Vangelo e ogni risposta che trovo mi conduce sempre  alla Verità più alta  "si Gesù è Dio" mi dico "non può essere altrimenti". E' una questione di fede e la fede è personale,  nessuno può importela o insegnartela,ma non è solo un  dono di Dio , nasce anche  dal vedere e dal sentire e dal comprendere  e quindi anche dalla ragione.

Allora partiamo all'avventura e cerchiamo di capire, almeno dai Vangeli, se quest'uomo, Gesù, è davvero Dio.

" E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio
compiacimento»"Marco 1,11.


"Nessuno sa l'ora nemmeno il Figlio, ma solo il Padre che è nei Cieli."

"Io non cerco di realizzare la mia volontà, ma la volontà del Padre mio che mi ha inviato" (Giovanni, 5, 30)

Gesù: "Il Padre mio è più grande di me" (Giovanni14, 28)

Gesù gli rispose: «Perché mi dici buono? Nessuno è buono, se non uno solo, Dio. (Luca18, 19)

Gesù dice a Maddalena: "Vai verso i miei fratelli e dì loro che io salgo verso il Padre mio e il Padre vostro, verso il mio Dio e il vostro Dio" (Giovanni,20, 17)

In questi versetti del Vangelo sembra che Gesù ci venga  mostrato come una creatura  inferiore e separata dal Padre, come una creatura dotata di sua volontà differente da quella di Dio
Quindi Gesù non è  Dio!!!! affermerebbe qualcuno .. 

 Gesù è vero uomo e vero Dio 

Come vero Uomo  è  inferiore a Dio... perché il Gesù-Uomo aveva la limitatezza degli umani, tranne nel peccato, ovviamente.
Come Vero Dio non è inferiore al Padre ha la stessa forza creativa del Padre 
Cristo ha due nature distinte umana e divina  diverse e inseparabili  , una sola cosa.


Ma bastano pochi versetti tratti da vangelo per capire,  per andare verso il vero? Io direi di no  il Vangelo si legge  guardandolo  nell'assieme,  ...  andiamo oltre

Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: «Mostraci il Padre»? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.(Giovanni 14,8-11)

Chi ha visto me ha visto il Padre  
Affermazione forte, Dio  è come Gesù. Chi conosce Gesù vede Dio non certo nell'aspetto fisico ma nell'aspetto spirituale (Dio è puro spirito) 
Se Gesù fosse andato in giro a spiattellare apertamente di  essere Dio oppure  ci avesse lasciato qualche scritto, non sarebbe stato "da Dio" ci avrebbe defraudati della nostra libertà e capacità di credere e di interpretare le sue parole. Ci troveremmo nelle condizioni dei musulmani che devono accettare il Corano così com’è, senza possibilità di interpretarlo in quanto per loro è “parola dettata direttamente da Dio” e quindi verità non suscettibile di interpretazione logica. Ci avrebbe in pratica tolto la parte razionale della natura umana, contraddicendo se stesso poiché la ragione è proprio un suo dono
Se non altro, credetelo per le opere stesse. 
Nessuno ha compiuto opere così eccezionali , miracolose. Il miracolo è qualcosa che contrasta e rompe le leggi naturali. Gesù l'ha fatto.....ha rotto le leggi della natura riportando in vita  i morti salvando le persone da malattie senza medicine calmando le acque e i venti con una parola e camminando sulle acque e ha "rotto" pure qualcosa nelle teste dei "peccatori" per riportarli nel giusto.
Chi ha incontrato Gesù non è mai stato più lo stesso 

....... e poi  Gesù ha detto "IO SONO"

E' una delle affermazioni più forti e più espliciti  di Gesù 

"Gesù gli disse: 'Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me'"(Giovanni 14:6 )

Gesù disse loro: "In verità, in verità io vi dico: Prima che Abramo fosse nato, io sono".

 "Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita".(Giovanni 8:12)

Perciò vi ho detto che voi morirete nei vostri peccati, perché se non credete che io sono, voi morirete nei vostri peccati".(Giovanni 8:24) 

Quindi Gesù disse loro: "Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che io sono e che non faccio nulla da me stesso, ma dico queste cose come il Padre mi ha insegnato".(Giovanni 8:28:)



«Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. (Giovanni 8,23)


Ma chi era il grande "IO SONO" ? 

Lo troviamo nell'Antico Testamento "Io SONO colui che sono" è il nome di Dio, JAHWE (Esodo 3,14). Cioè Gesù dicendo questa frase voleva far intendere  che Lui è JAHWE, Dio!!!!

e ancora 

" Ecco egli viene con le nuvole e ogni occhio lo vedrà, anche quelli che lo hanno trafitto; e tutte le tribù della terra faranno cordoglio per lui. Sì, amen. "Io sono l'Alfa e l'Omega, il principio, e la fine", dice il Signore "che è, che era e che ha da venire, l'Onnipotente"(Apocalisse1,7-8)

L’ONNIPOTENTE - può una creatura umana essere onnipotente???

Può una creatura essere «il primo»? Prima di lui non dovrebbe esserci il Creatore? 

Gesù invece sostiene di essere il primo e l’ultimo!

Primo e l’ultimo, principio e la fine, che è, che era e che ha da venire - vivente per i secoli dei secoli! cioè: Eterno! Solo Dio esiste da sempre e per sempre!

"Chi vede me vede il Padre"


e ....dulcis in fundo

 Egli solo fra tutti gli uomini che sia mai vissuto, ha vinto la morte, infatti Gesù è risuscitato dai morti come affermato nel Nuovo Testamento più volte.

Le prove che Gesù è veramente risorto dai morti non lasciano dubbi  e questo più di ogni altra cosa dimostra la Sua divinità e la Sua unicità (Matteo 12:40; Giovanni 2:19-21; Marco 16:1-14; Romani 1:4,ecc.)

“Il potere di risorgere dalla morte 
è il segno che Lo distingue non solo da tutti gli altri capi religiosi, ma da chiunque altro sia mai vissuto in questo mondo.”


A questo punto, può Gesù essere stato un profeta soltanto? Credo proprio di no....
Visto ciò che Gesù dice di se stesso: O era un pazzo! Un esaltato di testa! Uno che pensava di essere Dio ma in verità era solo malato di mente.
Oppure era veramente ciò che diceva, di essere: il Figlio di Dio! In sostanza Dio! Sottomesso al Padre, ma sempre divino - eterno - creatore.

C.S. Lewis, un intellettuale agnostico poi diventato credente, ha elencato le tre opzioni principali con una chiarezza cristallina:

"Sto cercando di impedire che qualcuno dica del Cristo quella sciocchezza che spesso si sente ripetere: 'Sono pronto ad accettare Gesù come un grande maestro di morale, ma non accetto la sua pretesa di essere Dio'. Questa è proprio l'unica cosa che non dobbiamo dire. Un uomo che fosse soltanto uomo e che dicesse le cose che disse Gesù non sarebbe certo un grande maestro di morale, ma un pazzo—allo stesso livello del pazzo che dice di essere un uovo sodo—oppure sarebbe il Diavolo. Dovete fare la vostra scelta: o quest'uomo era, ed è, il Figlio di Dio, oppure era un matto o qualcosa di peggio".


E se nonostante tutto, pensate  fosse stato solo un folle  allora bisogna ammettere che Gesù  è stato un folle "da Dio"  perché   Dio è  folle, fuori dagli schemi del mondo, sempre imprevedibile, sempre e comunque Dio.
Gli insegnamenti di Gesù Cristo, rivelano un'incredibile profondità, e i suoi principi morali dimostrano una forte ripugnanza nei confronti di qualunque genere di frode. L'opinione unanime su Gesù di Nazareth è che egli fosse una persona dal carattere ineccepibile. Il suo fascino ha toccato ogni cultura e ceto sociale, e il suo esempio ha elevato la vita di innumerevoli seguaci per raggiungere un tenore morale completamente nuovo e fuori dalla concezione del mondo Nel Nuovo Testamento non c'è alcuna indicazione che Gesù sia mai venuto meno ai livelli più alti di onestà e di trasparenza. Al contrario, egli personificava la forza e la virtù. 


"Cristo insegnò il sistema etico più puro e più sublime… 
un sistema che mette decisamente
 all'ombra i precetti e le massime morali 
dei più grandi saggi della storia". 
(studioso ebraico Joseph Klausner)




mercoledì 30 ottobre 2013

MA GESU' E' DAVVERO ESISTITO?

Non è solo  la domanda di una bambina del dopo comunione ( e già mi sembra tragico) ma è la domanda di tanti adulti che si professano cristiani ,qualche volta partecipano alla messa domenicale e si avvicinano anche all'Eucarestia ...chiedo scusa se offendo qualcuno ma la domanda mi viene spontanea, se Gesù per voi non è esistito, quell'ostia che state per prendere che cos'è?  una caramella a frutta? 

lunedì 28 ottobre 2013

LE COSE CHE CONTANO PER DAVVERO....



Un professore stava  davanti alla sua  classe  di filosofia e  aveva  davanti  a lui  alcuni  oggetti. Quando la  lezione cominciò,  senza dire una parola,  prese  un  grosso barattolo di  maionese vuoto e lo  iniziò a  riempire di  palline  da golf.  Quindi  egli chiese agli studenti  se il  barattolo fosse pieno. Essi hanno convenuto che lo era.

Allora il professore prese una scatola di sassolini, e li versò nel vaso. Lo scosse leggermente. I ciottoli rotolarono negli spazi vuoti tra le palle da golf. Chiese di nuovo agli studenti se il barattolo fosse pieno. Essi dissero che lo era.

Il professore prese una scatola di sabbia e la versò dentro il vasetto. Naturalmente, la sabbia si sparse ovunque all’interno. Chiese ancora una volta se il barattolo fosse pieno. Gli studenti risposero con un unanime ‘si’. ‘

Il professore estrasse quindi due birre da sotto il tavolo e versò l’intero contenuto nel barattolo, effettivamente si riempirono gli spazi vuoti. Gli studenti iniziarono a ridere ..

‘Ora’, disse il professore non appena svanirono le risate ‘Voglio che vi rendiate conto che questo barattolo rappresenta la vita. Le palle da golf sono le cose importanti – la vostra famiglia, i vostri figli, la vostra salute, i vostri amici e le vostre passioni preferite – e se tutto il resto andasse perduto e solo queste rimanessero,  la vostra vita  sarebbe ancora piena.
I sassolini sono le altre cose che contano, come il lavoro, la casa, la macchina..
La sabbia è tutto il resto – le piccole cose.

‘Se mettete la sabbia nel barattolo per prima,’ ha continuato, ‘non c’è spazio per i sassolini e per le palline da golf.


 Lo stesso vale per la vita. 
Fai attenzione alle cose 
che sono cruciali per la tua felicità.

Se utilizziamo tutto il nostro tempo ed energia per le piccole cose, non avrete mai spazio per le cose che sono importanti per voi.

Trascorrere del tempo con i vostri bambini. Trascorrere del tempo con i tuoi genitori. Visita i nonni. Prendete il vostro coniuge a portatelo a cena fuori. Gioca un amico. Ci sarà sempre tempo per pulire la casa e falciare il prato.

Prenditi cura delle palle da golf prima – le cose che veramente contano. Stabilisci le tue priorità. Il resto è solo.... sabbia e con la sabbia puoi farci solo i castelli

Uno degli studenti alzò la mano e chiese cosa rappresentasse la birra. Il professore sorrise e disse: ‘Sono contento che hai chiesto.’ 
Le birre dimostrano che 
non importa quanto piena 
possa sembrare la vostra vita, 
c’è sempre spazio per un paio di birre
con un amico.

domenica 20 ottobre 2013

SIAMO CRISTIANI A META'.....

O FORSE NON LO SIAMO AFFATTO!!!

Il cristiano non è quello che va a Messa qualche volta , recita 50 Ave Marie o dice le preghiere la sera
Il cristiano è colui che vive di Cristo perchè lo conosce, non obbedisce a Cristo,  il servo  obbedisce, un amico no e Gesù ci ha chiamati amici"Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi"(Gio.15,15-16)
Il cristiano è colui che è talmente pieno di Gesù che non si sforza a fare la volontà del Padre, la fa e basta,  gli riesce semplice "rimanere" in lui." Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore" (Giov.15,10)
Dio  si è mostrato al mondo attraverso suo Figlio e "Se conoscete me,- dice Gesù- conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto" (Giov 14,7-8)

sabato 19 ottobre 2013

SINTESI DELLA "DEI VERBUM "


La Dei Verbum (la Sacra Scrittura) è uno dei documenti approvati dal Secondo Concilio Vaticano indetto da Giovanni XXIII e concluso da Paolo Vl nel 1965


È possibile sintetizzare il messaggio della Dei Verbum in cinque punti.

1- Innanzitutto i padri del Concilio scelsero di presentare la Parola di Dio in chiave personalistica: «Piacque a Dio nella sua bontà e sapienza rivelare se stesso». Dio non ha rivelato agli uomini innanzitutto delle verità di fede e nemmeno degli eventi storici particolarmente rilevanti. Infatti, al cuore della rivelazione non ci sono primariamente dei dogmi e nemmeno il dispiegarsi della storia biblica, bensì molto più profondamente il Dio che si rivela perché per amore vuole essere conosciuto.
Il desiderio di tutti i secoli e di tutte le culture, il desiderio di ogni uomo di vedere Dio, ha finalmente trovato soddisfazione. Come dice l’evangelista Giovanni: «Dio nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito che è Dio è lui che lo ha rivelato»

domenica 13 ottobre 2013

GLORIFICARE DIO



Glorificare Dio non significa solo ringraziare non è un particolare stato d'animo o alzare le mani e gridare “gloria a Dio!”

Può essere  anche questo, ma non è principalmente questo.
Glorificare Dio significa mettere a disposizione degli altri tutto quello che abbiamo ricevuto da Dio.Glorificare è considerare ciò che ha fatto Dio nella mia vita e agire di conseguenza è una riflessione è un chiedersi e un fare ; è “agire” piuttosto che parlare. 
Dio mi ama e io di conseguenza amo,
Dio mi perdona e anch'io perdono,
Dio ha creato per me il mondo, la vita e anch'io sarò portatrice di vita.....


sabato 12 ottobre 2013

MALALA, UNA BAMBINA CHE STA CAMBIANDO IL MONDO

                           malala


Dalla pagina facebook di “Docenti senza frontiere”:

IO SONO MALALA

«SEDERMI A SCUOLA A LEGGERE LIBRI È UN MIO DIRITTO. VEDERE OGNI ESSERE UMANO SORRIDERE DI FELICITÀ È IL MIO DESIDERIO. IO SONO MALALA. IL MIO MONDO È CAMBIATO,MA IO NO.»

9 ottobre 2012. Il sole brilla forte sulla valle di Swat. Dal vecchio scuolabus senza tetto che la riporta a casa, Malala sorride e segue il volo degli aquiloni colorati nell’enorme cielo azzurro. Anche oggi ce l’ha fatta: ha attraversato il fiume e ha raggiunto la scuola. È riuscita a studiare, a leggere, a imparare.”
Così comincia il libro Io sono Malala. Dal giorno in cui sull’autobus della quindicenne pakistana Malala Yousafzai sale un uomo con una pistola. Cerca proprio lei, che è l’unica sullo scuolabus ad avere il volto scoperto. Tutti lo fissano attoniti ma lui grida il suo nome, e pian piano i visi cominciano a girarsi per indicargliela in silenzio. “Io sono Malala” sono le parole che fa in tempo a pronunciare prima che l’uomo alzi il braccio e quattro proiettili la colpiscano.
Ma quella mattina Malala non muore.

venerdì 11 ottobre 2013

INIZIA IL CATECHISMO....

                              



La Parola catechismo deriva dal latino “Catechismus” che a sua volta, viene dal greco ”,Katekein”,”far squillare, far risuonare”.
La missione della catechesi è far risuonare la Parola di Dio per “svegliare” chi l’ascolta. L’iscrivere il proprio figlio al catechismo significa dargli un'opportunità di riflettere, attraverso il vangelo,  sulle domande che si pone sul mondo e su Dio.

sabato 5 ottobre 2013

VIVERE LA FEDE SENZA PRETESE



Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». 
Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? 
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».

Parola del Signore


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<<Accresci in noi la fede! >>  

ma cosa significa aver  fede?

La fede non è una stampella sulla quale ci si appoggia come ultima risorsa quando si fa fatica ad andare avanti
Non è  un tranquillante, una specie di droga che ci fa da schermo contro la paura della morte Non è un  salto nel buio, quella si chiama  incoscienza. 
Non significa non avere più dubbi ed essere sicuri di avere la verità in tasca, il fedele si pone delle domande, s'interroga ogni giorno,si mette a confronto con se stesso.
La fede non ti lascia mai in poltrona. ti prende così come sei e ti trasforma 
La fede non è  credere che Dio esiste 

La fede è una questione che impegna l'uomo nella sua totalità, è una questione di vita.


giovedì 3 ottobre 2013

GLI ANGELI ESISTONO?

 «Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino 
e per farti entrare nel luogo che ho preparato»
 (Esodo 23,20).




Fin dalla notte dei tempi c'è la consapevolezza dell’esistenza di un angelo custode posto da Dio a fianco di ogni essere umano.Nella Sacra Scrittura l’angelo è inviato da Dio per
manifestare la sua concreta presenza nel mondo e il suo intervento nella storia umana
Addirittura, in numerosi testi il soggetto dell’azione o della parola riportata è indifferentemente Dio o l’angelo di Dio.

mercoledì 2 ottobre 2013

HO SCRITTO SULLA SABBIA

Signore quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me ? ...
E Gesù gli rispose: Non ti dico fino a sette ma fino a settanta volte sette. Mt.18,21-22
Questa storia racconta di due amici che camminavano nel deserto.
Ad un certo punto del viaggio cominciarono a discutere,ed un amico diede uno schiaffo all'altro;questi addolorato, ma senza dire nulla,scrisse sulla sabbia :

CALMATI



Se la tua fede vacilla, calmati: Dio ti guarda.
Se tutto sembra finire, calmati: Dio rimane.

sabato 28 settembre 2013

SE NON ASCOLTANO MOSE' E I PROFETI....

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai farisei:
«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”.
Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.
E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».
Parola del Signore

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Il nome in Israele è manifestazione dell'intimo: Dio conosce la sofferenza di Lazzaro,mentre non ha nome il ricco epulone che  non è descritto come una persona particolarmente cattiva, ma solo troppo assorbita dalle sue cose per accorgersi del povero che muore davanti a causa sua.Tra il ricco e Lazzaro c'è un abisso e questo abisso è prima di tutto nel cuore del ricco

Il ricco non è  condannato in quanto ricco o malvagio ma perchè è indifferente, troppo assorbito dalle sue piccole e inutili preoccupazioni, troppo bastante a se stesso, troppo lontano dalla sua interiorità,  troppo lontano da Dio ...E Dio rispetta questa distanza.

lunedì 23 settembre 2013

I BAMBINI MAI NATI

Se la mia vita avesse una seconda edizione,
 come vorrei correggere le bozze… 
(Iohn Clare)


domenica 8 settembre 2013

"NON PIU' GLI UNI CONTRO GLI ALTRI,NON PIU',MAI!!...."

  Tratto dall'omelia del Papa alla Veglia di pace in Piazza San Pietro 


«Dio vide che era cosa buona» (Gen 1,12.18.21.25). Il racconto biblico dell’inizio della storia del mondo e dell’umanità ci parla di Dio che guarda alla creazione, quasi la contempla, e ripete: è cosa buona. Questo, carissimi fratelli e sorelle, ci fa entrare nel cuore di Dio e, proprio dall’intimo di Dio, riceviamo il suo messaggio. Possiamo chiederci: che significato ha questo messaggio? Che cosa dice questo messaggio a me, a te, a tutti noi?

Ci dice semplicemente che questo nostro mondo nel cuore e nella mente di Dio è la “casa dell’armonia e della pace” ed è il luogo in cui tutti possono trovare il proprio posto e sentirsi “a casa”, perché è “cosa buona”. Tutto il creato forma un insieme armonioso, buono, ma soprattutto gli umani, fatti ad immagine e somiglianza di Dio, sono un’unica famiglia (......)


giovedì 5 settembre 2013

CHI HA CREATO DIO?

Dio esiste da sempre ed esisterà per sempre, 
è scritto nella Bibbia..... 
Io son l’Alfa e l’Omega, il primo e l’ultimo, il principio e la fine.(Apocalisse 22:13-14)



Le  domande dei bambini rispecchiano, in tutta la loro innocenza, la purezza e la  necessità  di crescere, hanno bisogno di risposte chiare come hanno bisogno di aria pulita per vivere. 
I bambini non accettano i dogma, non li comprendono,non sanno cosa farsene, non li aiutano a crescere, le loro domande sono anche le nostre domande di sempre ,solo che  noi adulti  le abbiamo abbandonate lasciandoci addormentare da un mondo che ci vuole addormentati.
Ogni cosa ha un suo perché, una sua risposta, anche se, tante volte, la nostra piccola mente ancora non riesce a comprende, siamo ancora molto limitati come genere umano e di questo dobbiamo prenderne atto. I bambini hanno bisogno di verità ed è più vero, anche se difficile, ammettere la propria incapacità di rispondere  anziché nascondersi dietro a dogmi o limiti  
"Dio esiste da sempre ed esisterà per sempre perché è scritto nella Bibbia" non è una risposta è un dogma che si trascina un limite....La Bibbia è Parola di Dio ma scritta da uomini Solo Dio è il fine ultimo che non ha limiti,  non gli  "scritti" anche se sono parole lette  nella Bibbia. Spiegare ai bambini il perché di questo "dogma"  è davvero difficile, ma una risposta, che più si avvicina al vero, è ciò che si aspettano da noi genitori e catechisti. 

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lunedì 2 settembre 2013

CARI FRATELLI E SORELLE BUONGIORNO!...

« Quest'oggi, cari fratelli e sorelle, vorrei farmi interprete del grido che sale da ogni parte della terra, da ogni popolo, dal cuore di ognuno, dall'unica grande famiglia che è l'umanità, con angoscia crescente: è il grido della pace! È il grido che dice con forza: vogliamo un mondo di pace, vogliamo essere uomini e donne di pace, vogliamo che in questa nostra società, dilaniata da divisioni e da conflitti, scoppi la pace; mai più la guerra! Mai più la guerra! La pace è un dono troppo prezioso, che deve essere promosso e tutelato».

«Vivo con particolare sofferenza e preoccupazione le tante situazioni di conflitto che ci sono in questa nostra terra, ma, in questi giorni, il mio cuore è profondamente ferito da quello che sta accadendo in Siria e angosciato per i drammatici sviluppi che si prospettano. Rivolgo un forte appello per la pace, un appello che nasce dall'intimo di me stesso! Quanta sofferenza, quanta devastazione, quanto dolore ha portato e porta l'uso delle armi in quel martoriato Paese, specialmente tra la popolazione civile e inerme! Pensiamo: quanti bambini non potranno vedere la luce del futuro! Con particolare fermezza condanno l'uso delle armi chimiche! Vi dico che ho ancora fisse nella mente e nel cuore le terribili immagini dei giorni scorsi!

«C'è un giudizio di Dio e anche un giudizio della storia sulle nostre azioni a cui non si può sfuggire! Non è mai l'uso della violenza che porta alla pace.

domenica 1 settembre 2013

IO SONO QUI CHE ASPETTO.....

"Quando ti sei svegliato, questa mattina, ti ho osservato ed ho sperato che tu Mi rivolgessi la parola, anche solo poche parole, chiedendo la Mia opinione e ringraziandoMi per qualcosa di buono che Ti era accaduto ieri: però ho notato che eri molto occupato a cercare il vestito giusto da metterti per andare a lavorare.
Ho continuato ad aspettare ancora mentre correvi per casa per vestirti e sistemarti: sapevo che avresti avuto del tempo solo per fermarti qualche minuto per dirMi "Ciao": però eri troppo occupato.
Per questo ho acceso il cielo per te, l'ho riempito di colori e di canti di uccelli per vedere se così Mi ascoltavi: però nemmeno di questo ti sei reso conto.
Ti ho osservato mentre ti accingevi al lavoro e ti ho aspettato pazientemente, tutto il giorno, con le molte cose che avevi da fare: suppongo che tu sia stato troppo occupato per dirMi qualcosa.
Al tuo rientro ho visto la stanchezza sul tuo volto ed ho pensato di rinfrescarti un poco facendo cadere una lieve pioggia perchè questa la portasse via: il Mio era un dono, ma tu ti sei infuriato ed hai offeso il Mio nome.

SANTA FAUSTINA KOWALSKA


Dalle profondità dell'essere infinito. — «Nessun'anima abbia paura di accostarsi a me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto. La mia misericordia è infinita e nessun angelo, nessuna creatura umana, potrà penetrarla fino in fondo per quanto duri l'eternità. Tutto ciò che esiste uscì dal profondo della mia misericordia per tutta l'eternità ogni anima è chiamata a contemplare la grandezza illimitata del mio amore e della mia misericordia. La festa della misericordia è uscita dal profondo del mio essere infinito e desidero che venga solennemente celebrata nella domenica che segue alla Pasqua di risurrezione. L'umanità non gusterà la pace, finché non verrà ad attingerla alle sorgenti della mia misericordia»





giovedì 22 agosto 2013

TUTTE LE RELIGIONI SONO UGUALI


CRISTIANESIMO: RELIGIONE DEL LIBRO O FEDE?

Le  religioni  monoteiste  (ebraismo,  cristianesimo,  islam),  sono     spesso  definite  come  le “Religioni del Libro”, in quanto queste si rifanno a un testo sacro, la Bibbia, la Parola di Dio, al quale poi ogni religione aggiunge un insegnamento che gli è specifico ed esclusivo, il Talmud, i Vangeli e il Corano. 

Il Libro, considerato sacro, è infatti la parola definitiva e immutabile data da Dio, ai bisogni e agli interrogativi dell’uomo, in un contesto sociale,culturale, familiare, ben diverso da quello che l’umanità si troverà a vivere poi nei secoli successivi.Tutte le religioni conducono a Dio e quindi alla salvezza. Qualunque religione ha come aspetto basilare i tre grandi cardini della spiritualità: la preghiera, l'elemosina e il digiuno (Mt 6,1-18), e la certezza (o la pretesa) di essere l'unica via di salvezza. Ogni religione si presenta infatti come quella vera, escludendo tutte le altre, denunciate come false o opera del demonio.
La certezza di essere il Bene e di possedere la Verità, consente di ostacolare,con qualunque mezzo, tutto quel che si ritiene gli sia contrario, e ogni religione sente di avere il diritto e il dovere di intervenire in ogni ambito della vita degli uomini, per imporre la divina volontà.
Ogni religione ritiene inoltre di avere l’esclusiva della fratellanza e della pace, anche se la storia insegna che proprio in nome della religione gli uomini si sono scannati gli uni contro gli altri, uccidendo e massacrando per la difesa del loro Dio.


AGGRAPPARSI

    Al di fuori della misericordia di Dio non c'è nessun'altra fonte di speranza per gli esseri umani.
    (Papa Giovanni Paolo II)


Una buona cristiana si presentò alla porta del cielo. Era tutta intimorita e Pietro la ricevette cordialmente. Cercò di rassicurarla e seduto alla sua scrivania, le disse serio, :" Per entrare in Paradiso ci vogliono cento punti"

La brava donna comincio ad elencare: "Sono stata fedele a mio marito, ho educato cristianamente i miei figli, non ci sono riuscita tanto ma ho fatto quel che ho potuto, sono stata catechista per 22 anni, ho fatto volontariato per le missioni e ho dato una mano alla carità, ho cercato sempre di sopportare le persone che mi sono accanto soprattutto il parroco e i miei vicini di casa..." Quando si fermo per tirare il fiato San Pietro le disse:" Due punti e mezzo."
Per la donna fu un pugno nello stomaco, allora riprovo:" ... ah si! ho assistito i miei vecchi genitori, ho perdonato mia sorella che mi faceva la guerra per l'eredita, non ho mai saltato una messa la domenica, ho partecipato ai ritiri e alle conferenze quaresimali, ho recitato il rosario tutti i mesi di maggio e le preghiere tutti i giorni" 
San pietro le disse con pazienza: "siamo a tre punti." La donna si demoralizzò...come poteva arrivare a cento punti? Aveva detto tutto l'essenziale e non riusciva a trovare nulla altro. Con voce tremante e le lacrime agli occhi disse..."Se è così posso contare solo sulla misericordia di Dio!..."
San Pietro,balzando in piedi e con un grande sorriso sulle labbra, 
esclamò : "CENTO PUNTI!!!!"

domenica 18 agosto 2013

LA VERITA' E' SCOMODA.....

GESU' ACCENDE I CUORI
+ Dal Vangelo secondo Luca


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».

Parola del Signore


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La verità fa male,  ferisce come una spada.E più comodo rimanere nell'ignoranza anziché accettare una  verità perché questa ti rimette in discussione ,ti fa crollare tutte le tue certezze, ti rende nuovo ma a forza di sacrifici

L'AVE MARIA....


Non bisogna solo recitare le preghiere ma capirle, altrimenti prendono il sapore di un guscio vuoto, di parole dette al vento. Non mi piace pensare alla loro ripetizione meccanica  che può facilmante sfociare nel devozionismo o nella superstizione.
Solo immergendoci nelle parole delle preghiere e nel loro significato,possiamo raccoglierne davvero i frutti





L' "Ave Maria" è  la storia di una tipica "chiamata" di Dio e delle sue conseguenze.

giovedì 15 agosto 2013

GRANDI COSE HA FATTO PER ME L'ONNIPOTENTE....

«L’anima mia magnifica il Signore

e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».


"TUTTE LE GENERAZIONI MI CHIAMERANNO BEATA"


L'inizio e la fine della vita terrena di Maria, corrispondono al compimento del progetto che Dio ha sull'umanità. Creati a immagine e somiglianza di Dio , e chiamati a diventare suoi figli (Gv 1,12), gli uomini realizzano questa somiglianza nella vita terrena mediante la pratica di un amore che somigli a quello del Padre (Lc 6,35), e proseguono presso il Signore la loro esistenza passando la soglia della morte (Gv 11,25-26).
La Chiesa, presentando Maria come modello perfetto di questo itinerario di figliolanza e di somiglianza, ne celebra l'ingresso nell'esistenza terrena con l'Immacolata e quello nella sfera di Dio con l'Assunta. Queste verità, che pur non avendo alcun riferimento nel Nuovo Testamento appartengono al patrimonio di fede del popolo cristiano, sono nate dall'intuito della gente più che da dalla speculazione teologica.
Per “Immacolata” la Chiesa intende che, quel groviglio di colpe che impedisce la piena comunicazione di vita tra Dio e l'umanità, non pesa su Maria. Questa condizione non è statica, data una volta per sempre, bensì dinamica: la creatura è invitata a collaborare attivamente al dono del Creatore, sintonizzando il suo amore sulla stessa lunghezza d'onda di quello di Dio, “che ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi ed immacolati per mezzo della carità” (Ef 1,4).
Maria viene presentata dagli evangelisti come il segno tangibile di quel che Dio può realizzare con ogni creatura che non metta ostacoli alla potenza del suo amore e si lasci colmare dal suo Spirito.L’Immacolata è il sigillo dell'ottimismo di Dio sull'umanità, il segno di quanto stimi l'uomo, di come abbia bisogno di ogni persona per portare a compimento la sua creazione ed essere Padre per tutti gli uomini (2 Cor 6,18). 

L'itinerario di fede di Maria si può racchiudere nell'arco di due grandi cicli: le annunciazioni. 
Ogni annunciazione è una chiamata da parte di Dio alla pienezza di vita, e nell’ esistenza di Maria s’incontrano due importanti chiamate: nella prima il Dio di Israele , rimasto inascoltato dal sacerdote nel Tempio (Lc 1,20), si rivolge  ad una donna promessa sposa nella malfamata Nazareth (Gv 1,46), e le chiede di diventare la madre di suo Figlio (Lc 1,26-38).La seconda chiamata avviene in un clima altamente drammatico: tutto il clan familiare ha deciso di catturare Gesù ritenuto ormai demente (Mc 3,21-35). Il Galileo, presentatosi come l'inviato del Signore (Lc 4,18-21), si è comportato infatti come un nemico di Dio, trasgredendo i precetti e 
comandamenti più sacri (Mc 3,5.22; 7,15-23), e mentre le autorità religiose lo bollano come bestemmiatore eretico ed indemoniato (Mt 9,3), per la gente è solo un pazzo a cui lanciare pietre (Gv 8,59).La richiesta dei famigliari di Gesù “Tua madre e i tuoi fratelli ti vogliono”, è interrotta dalla fredda risposta del Cristo: “Chi è mia madre?...” Per Gesù suoi intimi sono solo quelli che lo seguono e come lui vivono la volontà del Padre traducendola in un amore incondizionato che si rivolge a tutti, prescindendo da categorie religiose, morali e sessuali (Lc 10,29-37).Maria deve scegliere: o resta con il clan famigliare, che ritiene Gesù un matto, e salva così la sua reputazione, o segue il figlio, conosciuto per essere “un mangione e un beone, amico di pubblicani e peccatori” (Mt 11,19).A Nazareth la Vergine s'era fidata dell'invito rivoltole dal suo Signore e da questo suo assenso era nato il Messia di Dio. In questa seconda annunciazione, più sofferta e matura, Maria risponde ancora con un sì all'invito alla pienezza di vita che le viene dall'Uomo-Dio e che la condurrà a una nuova nascita: la sua,sarà Maria,la madre, che rinascerà dal figlio, nuova nascita che avverrà “dall'alto” (Gv 3,3), da colui che, innalzato in croce, trasformerà la madre nella fedele discepola ( Gv 19,25-27).
Coronamento della prima annunciazione era stata la beatitudine con la quale si aprono i vangeli: “Beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore” (Lc 1,45); la seconda annunciazione troverà la sua formulazione nella beatitudine con la quale i vangeli si chiudono:“Beati quelli che pur non avendo visto crederanno” (Gv 20,29).
Mentre l'annunciazione di Nazareth culmina a Betlemme, dove lo sfolgorio di luce della gloria del Signore avvolge la nascita del Figlio, l'altra sfocerà nelle tenebre di Gerusalemme (Mc 15,33), dove bestemmie e sberleffi accompagnano la morte del Cristo e la nascita della Donna (Mc 15,29-32; Gv 19,27).
Presso la croce Giovanni non presenta una madre schiacciata dal dolore, che comunque sta vicina al figlio anche se questo è un criminale, ma la coraggiosa discepola che ha scelto di seguire il Maestro a rischio della propria vita, mentre gli apostoli, che avevano giurato di esser pronti a morire per lui (Mc 14,29-31), sono vigliaccamente fuggiti (Mt 26,56).
Non è stato facile per Maria....per schierarsi con il figlio si è messa contro la propria famiglia e ha dovuto rompere con la religione che, nella persona del suo rappresentante più alto, il Sommo sacerdote, aveva scomunicato Gesù (Mt 26,65; Mc 3,22). Infine, scegliendo il condannato, ha osato pure mettersi contro il potere civile che giustiziava quel Galileo come pericoloso rivoluzionario (Mt 27,38). 
Maria presso il patibolo aderisce attivamente a Colui che “rovescia i potenti dai troni” (Lc 1,52): sta dalla parte delle vittime di questi potenti e fa sua la croce, cioè accetta, come Gesù, di essere considerata un rifiuto della società pur di non venire meno all'impegno di essere presenza dell'amore di Dio in mezzo al mondo (Mc 8,34). 

Maria “Assunta” in cielo è la firma di Dio sul progetto “uomo”, un uomo che si lasci coinvolgere dall'azione vivificante dello Spirito santo. Tale glorificazione è il destino di quanti Cristo ha fatto fratelli perché, come scrive Paolo, quanti seguono il Signore “siedono nei cieli, in Cristo Gesù” (Ef 2,6), sono come Lui vincitori della morte e continuano a vivere per sempre (Gv 11,25).
Per Maria l'Assunzione è la normale conclusione di un'esistenza straordinaria: fin da Nazareth , si è fidata della fantasia di quel Dio che trasforma tutte le cose in bene (Rm 8,28), e fa sì che quelle che sembrano pietre, siano invece pane (Mt 7,9); un Dio che sceglie quel che nel mondo è disprezzato per farne oggetto del suo amore (1 Cor 1,27-30;) e fa sì che un'anonima ragazza di uno sperduto villaggio venga “proclamata beata da tutte le generazioni” (Lc 1,48).
Padre Alberto Maggi

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