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sabato 5 ottobre 2013

VIVERE LA FEDE SENZA PRETESE



Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». 
Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? 
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».

Parola del Signore


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<<Accresci in noi la fede! >>  

ma cosa significa aver  fede?

La fede non è una stampella sulla quale ci si appoggia come ultima risorsa quando si fa fatica ad andare avanti
Non è  un tranquillante, una specie di droga che ci fa da schermo contro la paura della morte Non è un  salto nel buio, quella si chiama  incoscienza. 
Non significa non avere più dubbi ed essere sicuri di avere la verità in tasca, il fedele si pone delle domande, s'interroga ogni giorno,si mette a confronto con se stesso.
La fede non ti lascia mai in poltrona. ti prende così come sei e ti trasforma 
La fede non è  credere che Dio esiste 

La fede è una questione che impegna l'uomo nella sua totalità, è una questione di vita.




Fede,nella radice ebraica della parola, significa "appoggiarsi", come chi si appoggia a una roccia.

La fede è esser certi che Dio è la  roccia su cui possiamo tranquillamente appoggiarci una roccia flessibile perchè Lui  si modella di noi per modellarci di Lui 
La fede è un dono ricevuto col battesimo, non ho memoria del battesimo e nemmeno di quella collanina ricevuta quel giorno.Crescendo e avendo acquisito la facoltà di decidere ho rispolverato la collanina  e l' ho rimessa al collo, così dovrebbe essere per la fede.

La fede è una questione di "testa",  prima di affidarmi ho bisogno di sapere, di conoscere. 

La fede è una questione di "cuore",è percezione dopo aver conosciuto sento col cuore che posso lasciarmi andare  
La fede è una questione di "volontà",  continuamente scelgo di affidarmi, ogni giorno,   in ogni momento, anche nei momenti che possono sembrare bui, perchè anche se non vedo sono sicura che per Lui  sono importante

Ma perché abbandonare punti di vista consolidati e collaudati dal tempo per abbracciarne di nuovi, fragili e insicuri?
Aver fede oggi è difficile perchè viviamo di materialità e di"toccabili" è difficile abbandonare certezze visibili, per qualcosa che visibile non è.   Il fatto è che la fede non è solo "affidarsi" a qualcuno o qualcosa che è "affidabile", bensì è la possibilità di avere la "prova" interiore che le realtà invisibili esistono . Vale perciò la pena di cominciare ad abbandonare almeno i nostri vecchi "punti di vista", ossia "convertirci" . Provando a farlo, inizieremo a sperimentare dentro che esiste qualcosa di più rispetto ai nostri punti d'appoggio vecchi e consumati. Del resto a Dio basta davvero poco; basta un piccolo gesto di abbandono perché Lui ci inondi subito della sua luce, che schiuderà alla nostra vita orizzonti nuovi ed immensi ...




"Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: "Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare".


Questa espressione, "servi inutili" può suonare un po' antipatica: come servi inutili? Se un servo compie il suo dovere è tutt'altro che inutile! È utilissimo! È un enorme aiuto, avere qualcuno al proprio servizio, è un grande vantaggio avere un servitore capace e onesto!
Qualche volta,a me è capitato, c'è la tentazione di avere delle pretese nei confronti di Dio. Dopotutto, mi comporto bene, vado a Messa,faccio opere caritatevoli, accompagno i ragazzi nella fede,m'impegno per alcune iniziative parrocchiali... Dico le preghiere quasi ogni giorno, mi sforzo di ricordare il Vangelo nel corso della settimana e cerco di vivere da cristiana, posso anche ricevere qualcosa in cambio no? che so un miracolo ,anche piccolo,non per me, ma  per mia figlia .Insomma, Dio, io faccio la brava, ora tocca a te. Mi devi accontentare. Devi fare quello che voglio io.
Gesù oggi mi rimprovera "hai fatto quello che dovevi fare  Puoi sempre chiedere rivelarmi i tuoi desideri i tuoi timori e le tue speranze ma non puoi pretendere ...."

Il pericolo è che da semplici richieste, divengano pretese.

Siamo servi inutili è un'esagerazione per inculcarci meglio il significato...
Siamo servi ma amati dal padrone, siamo servi pieni di considerazione, siamo servi perchè "serviamo" per gli altri, perchè la nostra vita ha un motivo d'essere,  siamo inutili perchè non dobbiamo avere  pretese . Gesù ha riscattato la nostra vita  di oggi e quella eterna ed è solo questo  il nostro salario per sempre.


 Siamo servi e non padroni del creato, dell'universo, di Dio
 e custodi di una cosa meravigliosa che si chiama
 vita



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