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lunedì 23 settembre 2013

I BAMBINI MAI NATI

Se la mia vita avesse una seconda edizione,
 come vorrei correggere le bozze… 
(Iohn Clare)



Cara mamma, tu non mi conosci in quanto, quando ero ancora nel tuo grembo, 
hai deciso che la mia vita venisse soppressa . 
Ma, rifiutato dagli uomini, sono stato raccolto dal Signore che ha detto:
“Si dimentica forse una donna del suo bambino, 
così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere ? 
Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai” (Is. 49,15)
E Dio d’amore, in virtù dei meriti di Gesù Cristo 
e delle preghiere della Chiesa e di tutti i santi, mi ha portato nel Paradiso.
Essendo morto da piccolo, non in grado quindi di compiere il bene ed il male e di discernerlo, 
non sono stato sottoposto al giudizio 
come invece accadrà a te ed agli altri uomini nel momento della morte. 
Io so che sei stata sedotta da certi falsi maestri che ti hanno fatto credere 
che si trattava “solo di un’interruzione della gravidanza”, 
mentre in realtà è un peccato mortale. 
So che non hai mai letto davvero la Bibbia, 
mentre preferivi passare ore davanti alla televisione, 
strumento utile ma che gli uomini hanno reso un moderno vitello d’oro. 
Se tu avessi letto la Parola di Dio avresti meditato il libro sapienziale del Qoelet che insegna 
“Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo”.
Avresti quindi atteso il momento propizio per compiere quegli atti d’amore 
che mi hanno dato vita in un momento per te indesiderato.
Credendoti libera ed emancipata secondo le teorie del mondo,
ti sei trovata “prigioniera” della mia presenza 
che ti avrebbe impegnata in compiti e responsabilità per le quali non ti sentivi matura. 
Nonostante i consigli di chi, ispirato da Dio,
ti stimolava ad affidarti comunque alla Sua provvidenza, 
come fece Agar nel deserto ed altre donne bibliche antesignane di Maria Santissima
che ha avuto la massima fiducia in Dio, tu hai preferito sbarazzarti di me. 

Ma io, dal Paradiso, ti amo lo stesso e prego perché tu ti salvi. 
In molti casi la preghiera dei bambini abortiti è l’unica orazione, 
unita a quella di qualche familiare, recitata incessantemente a favore della loro madre.
Se sentirai dei rimorsi, sappi che, come è successo a tante madri che hanno abortito,
tali rimorsi sono una grazia che va accolta 
e perfezionata con la confessione del tuo grave peccato, 
che il Signore d’infinita misericordia arde dal desiderio di perdonare;
ma non può farlo senza il tuo pentimento.
Non trascurare tale grazia ed affrettati a sbarazzarti del grave peccato. 
Da tale peccato devi liberarti il più presto possibile
per la tua serenità e per la gioia di Dio che ha detto
“Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, 
che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione” (Lc. 15,7).
Poiché ti amo non desidero che tu, incurante dei richiami alla conversione ed al pentimento,
finisca nell’inferno che esiste ed è esattamente come la Madonna, 
mia Madre in cielo, l’ha mostrato ai veggenti di Fatima e di Medjugorje.
Anche se andrai da medici o psicologi per tentare di allontanare il “rimorso provvidenziale”,
nessun di loro potrà mai cancellare la tua colpa, ma un sacerdote sì.
Tuo figlio mai nato.
( tratto da controlamenzogna.splinder.com ) 

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L'aborto uccide più di 46 milioni 
di bambini ogni anno,
3 ogni secondo !!!


Da Lettere al direttore, L’avvenire del 5 febbraio 2012
"DAL MALE DIO PUO' TRARRE IL BENE"
Caro direttore,
vorrei raccontare la mia storia per tutti i bimbi mai nati e le loro mamme. Sono una mamma di 44 anni; ho due bimbi piccoli. Quando avevo 30 anni ho praticato l’aborto volontario. Non ho preso questa decisione per mancanza di mezzi economici o perché straniera; sono italiana e provengo da una famiglia come tante. La mia povertà esisteva, ma era di natura spirituale e di valori. Oggi so che quella decisione – cioè il no alla vita – la presi chissà quanto tempo prima, forse da bambina. La mancanza di fiducia in me stessa e carenze affettive irrisolte hanno messo a nudo la mia anima fragile e mi hanno fatto credere che non sarei stata capace di accogliere, accudire e crescere una creatura indifesa. Mi sono spaventata al pensiero di un bambino e ho preferito "eliminare il problema", in fretta e da sola. Non mi sono rivolta ai Centri di aiuto alla vita né a nessun altro; la mia superbia e la paura mi hanno impedito di condividere i miei pensieri e di chiedere aiuto. Negli anni successivi, ho cominciato a capire il grande inganno di quei pensieri e il grave errore commesso. Eliminando il problema, in fretta, avevo ucciso anche me stessa. Ho provato un grande vuoto e poco alla volta, ma inesorabilmente, ho preso coscienza della mia disperazione, insieme ai perché. Grazie al sostegno psicologico e all’aiuto di un sacerdote, ho fatto spazio al mio vissuto e ho curato le mie ferite, che ora guardo con compassione e benevolenza. Sono stata aiutata a guardare in faccia il mio dolore, le mie sofferenze e il rimorso, liberandomi dalle catene del peccato. Sono sprofondata all’inferno e forse proprio attraverso il sacrificio di questa esperienza sono riuscita a generare una nuova persona: me stessa. Ci sono voluti anni, tanti anni e ancora oggi il pensiero di non potere stringere la mia creatura tra le braccia per mia scelta mi addolora, ma almeno riesco a pensarlo e a pregare per lei senza stare troppo male. Riesco a trovare il coraggio di scrivere queste righe. Oggi so di avere girato le spalle al grande amore di Dio per me e al suo progetto di vita e me ne pento. Questo pentimento non riporta in vita mio figlio – e non cambia niente del mio passato – ma riesce a farmi accettare il dolore profondo che mi accompagna. La Chiesa condanna il peccato e oggi so perché; il peccato distrugge, danneggia chi lo compie, ponendolo in una condizione di schiavitù e sofferenza inimmaginabili. Da sola non sarei riuscita a trovare la forza di andare avanti e rinascere e per questo ringrazio Dio Padre e le persone che mi ha messo sulla strada, che mi hanno capito e teso la mano, senza giudicare. L’aborto non libera, uccide il bambino e la mamma; genera uno stato di malessere e un alone mortifero che si trasmette anche alle persone che sono accanto inconsapevoli. La legge sull’aborto non tutela le donne; le lascia libere di farsi del male. Oggi a distanza di anni, tanta sofferenza ha trovato un po’ di pace, anche se le prove della vita ci sono sempre, come per tutti. Dio Padre misericordioso nella sua grande bontà ha saputo guardare il mio cuore, senza abbandonarmi, e ha voluto donarmi la grazia di una famiglia e due meravigliosi figli. Il mio pensiero va a tante persone "normali" come me, che nella loro normalità sono capaci di compiere un gesto così; quante ragazze, donne, capaci di farsi del male. La mia storia, forse, racconta che il dramma dell’aborto volontario non riguarda soltanto situazioni estreme o di emarginazione. C’è chi rifiuta la vita perché non riesce ad accogliere e condividere la propria. A fidarsi della vita. Intorno a noi c’è tanta solitudine e disperazione: la mancanza di dialogo, amore, benevolenza genera anime fragili, persone infelici, comunità infelici, un mondo infelice. Ci sono tante persone di buona volontà, genitori, educatori, sacerdoti e suore che sono un esempio per tutti noi, che forse non vedono le nuove povertà di cui si nutre il male. Forse ciascuno di noi può vedere o aiutare a vedere nello sguardo di chi gli è vicino una richiesta di aiuto e semplicemente può provare a tendere la mano e aiutare la vita. La vita di un bambino prima di tutto. Aiutare una mamma a non abortire e aiutare una mamma che ha abortito migliorano il nostro cuore e il cuore del mondo.una mamma, Alzano Lombardo (Bg)


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"L'aborto è un grave peccato.
Dovete aiutare molto le donne che hanno abortito.
Aiutate loro a capire che è un peccato. 
Invitatele a chiedere perdono a Dio e ad andare a confessarsi. 
Dio è pronto a perdonare tutto, poiché la sua misericordia è infinita. 
Cari figli, siate aperti alla vita e proteggetela." (1 Set. 1992)

"I bambini uccisi nel seno materno sono ora 
come piccoli angeli attorno al trono di Dio." (3 Set. 1992)

"Milioni di bambini continuano a morire a causa dell'aborto. 
La strage degli innocenti non è avvenuta soltanto dopo la nascita di mio Figlio. 
Si ripete ancora oggi, ogni giorno." (2 Feb. 1999)

 "I bambini uccisi nel seno materno sono ora 
come piccoli angeli attorno al trono di Dio." 

(MADONNA DI MEDJUGORJE - Messaggi ai veggenti)







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