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martedì 11 giugno 2013

LA VITA....TRISTEZZA CONTINUA O GIOIA INFINITA?

Mia nonna,grande donna (come tutte le nonne), diceva spesso: 
"COMPORTATI BENE PERCHE' QUALSIASI COSA FARAI AGLI ALTRI , TI TORNERA' INDIETRO"
se darai amore ti tornerà amore, se farai del male ti tornerà il male, questa è una legge di natura.
Gesù esprime questo concetto in altre parole
 "Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti".. (Matteo, 7,12).
"non giudicare per non essere giudicato, (non criticare per non essere criticato)" (Matteo, 7,1)


L’Arte suprema

L’essere umano moderno crede che il suo emettere continuamente giudizi a destra e a manca, in fondo non danneggi nessuno o, al limite, possa arrecare danno solo all’oggetto del giudizio e della critica, ma non a lui stesso.Si sbaglia...Nei discorsi quotidiani, ma ancor di più su internet, è un florilegio di accuse, critiche e giudizi pesanti... su tutto e su tutti... al bar dello sport così come dalla parrucchiera, dai siti che si occupano di cucina a quelli che si occupano di cinema. L’antica conoscenza secondo cui tutto ciò che emettiamo in termini di emozioni e pensieri agisce prima di tutto su di noi, sembra essere stata dimenticata. Se io sto manifestando critica verso qualcuno, questo sentimento attirerà delle situazioni in cui io sarò portato a criticare sempre di più gli altri e sarò a mia volta criticato dagli altri per il mio operato. La negatività del giudizio  va inoltre a influire negativamente sui miei corpi mentale, emotivo e fisico, alterandone il terreno. Da qui nascono prima i problemi psicologici, quindi i disturbi fisici e infine le malattie vere e proprie.Se invece  io accolgo (che non è accettare o rassegnarsi) tutto ciò che accade e mi dedico a costruire qualcosa di mio anziché criticare il modo di comportarsi degli altri, in questo modo mi mantengo sano. Se durante la giornata – anziché criticare i personaggi della TV o i vicini di casa – ringrazio perché posso farmi la doccia con l’acqua calda, ringrazio perché ho i soldi per comprarmi da mangiare, ringrazio perché ho un’automobile, ringrazio perché ho i termosifoni in casa, ringrazio perché sono abbastanza sano da camminare con i miei piedi, ringrazio perché ho dei figli... non potrò che irradiare gratitudine al mio corpo ed essere circondato della gratitudine degli altri.
Questa è la vera magia.... Ognuno di noi è un mago che può praticare a se stesso la magia bianca o la magia nera. Chi giudica e critica è come se si ferisse da solo... e prima o poi si ammala.Se invece apro bene gli occhi e vedo la Bellezza intorno a me e ringrazio Dio per questa Bellezza, oriento la mia vita in maniera armonica e questa comincia a cambiare in meglio: conosco persone buone, mi capitano occasioni interessanti, trovo un lavoro che mi soddisfa, vivo semplicemente  meglio...
L’autentico »mago« non è uno che viaggia in astrale o legge i pensieri, bensì, molto più semplicemente, un individuo FELICE, e lo è diventato ringraziando di continuo per quello che ha.
Salvatore Brizzi (scrittore)


Una preghiera semplice: Grazie

Per qualcuno ci può essere una specifica resistenza a dire "grazie" perchè magari è associato a qualcosa da bambini o peggio una "debolezza" dell'uomo.
Un grazie, tante volte, viene detto  come una parola senza senso, a volte tirato fuori a denti stretti o solo per pura formalità.
No, qui stiamo parlando di un grazie che è vita, che è l’espressione della gioia di vivere e di un cuore che parla; un grazie che non solo ha senso ma dà senso.
Un grazie a volte anche faticoso, ma un grazie che opera: apre gli occhi sulla realtà in modo più vero. Un grazie che ha senso, perché nasce da uno sguardo semplice e allo stesso tempo profondo sulla vita.
Grazie  non è una parola da bambini ma che possiamo imparare dai bambini.Quando il bambino comincia a scoprire tutto ciò che lo circonda è una meraviglia continua, Quello sguardo è uno sguardo,semplice e profondo sulla vita, che troppo spesso perdiamo crescendo.

Dire grazie cambia la vita

Possiamo vedere la vita come un qualcosa a nostra disposizione (da dominare, da manipolare…) oppure, al contrario, come un dono che possiamo accogliere così com’è… la vita come pretesa o la vita come dono? In questo senso dire grazie o non dirlo influenza molto il modo con cui guardiamo la nostra vita, l’atteggiamento con cui ci poniamo di fronte ad essa: come qualcosa di dovuto o come dono.
Senza grazie, è possibile che i tuoi occhi vedano solo il negativo della vita  e ti lamenti.  Il lamentarsi toglie l'energia e il tempo necessario per costruire,il lamento svuota l'anima   e crea un terreno negativo su quale cresce rigogliosa la pianta della pretesa, senza che ce ne accorgiamo!
Lamentarsi allora non è solo un’abitudine o questione di carattere,  Pretendere non è solo una mancanza di educazione o questione di potere, è segno di poca fede. Cosa diamo per scontato? tutto, potersi alzare, camminare (si capisce il valore di queste cose quando sono impedite o più faticose), il sorriso di un amico,il cibo che mangiamo, l'acqua che sciupiamo,il sole che sorge, il buongiorno del mattino,avere qualcuno che ti comprende, avere quella cosa che ti piace anche se è inutile, ma tutto è dono, non è scontato. Solo accostandoci alla politica del dono possiamo accogliere la vita così com’è, in piena libertà, senza l’ossessione della perfezione, della salute perfetta, del lavoro efficiente, della bellezza indiscutibile… Posso vivere la mia vita senza volerla controllare in tutte le sue parti, ma come si presenta, con le gioie e le fatiche, come lo è per tutti. Il grazie  fa vedere non solo che il bicchiere è mezzo pieno, ma che è colmo come non immaginavamo, a volte fino a traboccare; e questo è il grazie che poi diventa dono di sé.
Ma è una scelta......decidiamo noi: vogliamo vivere la vita come un continuo lamento o pretesa (sempre scontento, in affanno di avere altro…) o nel grazie, che non solo ci fa accorgere di ogni dono che ci viene offerto, ma ci dice che dietro al dono c’è Qualcuno che ce lo offre e che ci ama.

E' incredibile come dipenda da noi la nostra vita ,se è una tristezza continua o è gioia infinita
"Piove? Che bello, un po’ di acqua per il terreno arido, domani ci
sarà sicuramente più verde in giro, poi l’aria si rinfresca e poi è così
bello lavorare quando fuori piove, crea un clima di raccoglimento!
Piove? Ecco, devo prendere l’ombrello, mettere l’impermeabile, mi
inzupperò sicuramente tutto alla fermata dell’autobus… e starò poi
tutta la mattina con i vestiti umidi e mi verrà un’influenza e…."

Due atteggiamenti profondamente diversi, che ci fanno essere e diventare persone molto diverse… quello che diventeremo lo costruiamo giorno per giorno con i nostri atteggiamenti interiori… e tutti conosciamo qualche vecchietto che riesce a lamentarsi di tutto e qualcuno che non finisce di dire grazie: lascio a voi dire chi sorride di più, chi dona di più, chi è più felice!
E quando dici grazie, difficilmente vivi nel futuro o nel passato, rischiando di vivere con paure o ansie inesistenti; dire grazie aiuta a vivere nel momento presente.

Perchè ringraziare Dio?

Uno: perché fa del bene a me, a noi!

L’uomo  diventa più grande, con la preghiera di lode. S. Agostino lo dice con queste belle immagini:“Non è la sorgente che trae giovamento se noi ci dissetiamo, né la luce se ci illumina” Guardini lo dice bene:“La grandezza dell’uomo non è data soltanto da ciò che egli stesso è, ma dipende anche dal modo come egli sa apprezzare e onorare ciò che è più grande di lui”.San Paolo, dice addirittura: “Siate lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie” (1 Tess 5,16). E continua: “Questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù, verso di voi”. La volontà di Dio… questa parola assume spesso le tinte fosche di qualcosa che ci turba,invece la volontà di Dio è la nostra serenità e felicità. Ringraziare sempre, cioè accorgersi di quello che Dio fa per te in ogni istante, significa scoprire l'amore che Dio ha per noi e l'amore non può che farci felici

Due: grazie per onorare Dio, e come atto di giustizia e di verità.

“Ascolta popolo mio, voglio parlare: Io sono Dio, il tuo Dio. Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici, i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti… (ma) non prenderò giovenchi dalla tua casa, né capri dai tuoi recinti. Sono mie tutte le bestie della foresta… conosco tutti gli uccelli del cielo, è mio ciò che si muove nella campagna. Se avessi fame a te non lo direi: mio è il mondo e quanto contiene. Offri a Dio un sacrificio di lode. … Chi offre il sacrificio di lode, questi mi onora”. salmo 49
Cioè, non preoccuparti di farmi piacere con tanti sacrifici sterili (quanti sacrifici facciamo in nome di Dio? tanti,troppi), non ti rimprovero ma non mi servono… Quello che io desidero, dice Dio, è invece un cuore colmo di riconoscenza ( e invece quante volte siamo riconoscenti per i doni ricevuti?) che si muove nel dono perché trabocca di gioia.

“Cosa mai possiedi che tu non abbia ricevuto? E se l’hai ricevuto,perché te ne vanti come non l’avessi ricevuto?” (1Cor 4,7).

tratto da Lezioni di preghiera




Non guardare sempre le cose che ti accadono come se fossero una disgrazia, ma scorgi in esse il lato positivo!
In ogni fatto della tua vita, c’è l’Amore di Dio per te.
Ringrazialo sempre....

GRAZIE SIGNORE
"Per tutti quei giorni in cui tutto sembra andare storto"
.....per le tasse che pago
ma in fondo questo significa che ho un lavoro
per la stanchezza che sento nel pulire dopo una festa
ma in fondo questo significa che sono circondato da amici
per le minestre un po' " troppo saporite"
ma in fondo questo vuol dire che ho di che mangiare
per la stessa ombra che mi segue
ma ciò significa che posso camminare sotto il sole
per le mura che richiedono di essere imbiancate, la lampadina di essere cambiata
ma ciò vuol dire che ho una casa
per l’unico posto auto che trovo in fondo alla strada
ma ciò significa che oltre a poter camminare, ho anche un mezzo di trasporto
per tutte le urlate che faccio quando qualcosa non mi soddisfa
perché ciò vuol dire che ho libertà di espressione
per la signora che canta stonatamente dietro di me
ma questo significa che la posso sentire
per la stanchezza e il dolore muscolare alla fine della giornata
ma questo significa che ho la salute per poter lavorare
per la sveglia che suona e mi sveglia alle prime ore del mattino
questo vuol dire che sono ancora vivo
e per tutte le e-mail ,le notifiche e le telefonate che ricevo giornalmente
perché ciò vuol dire che ho amici che pensano a me, almeno due minuti al giorno!
per tutte le volte che c'è il buio dentro di me
perchè vuol dire che tra un pò uscirà il sole e ogni ombra sarà dissipata
per tutte le volte che proprio non sopporto i miei figli e mio marito 
perchè ciò vuol dire che mi hai benedetta donandomi una famiglia.
GRAZIE SIGNORE, di tutti i doni che mi fai.
oasi.engaddi

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