Beati
i catechisti poveri in spirito.
Quelli che per educare alla fede i ragazzi tirano fuori e spendono tutto ciò che Dio ha dato loro: tempo, capacità ,energia, tenacia... Beati i catechisti afflitti. Quelli che nonostante i rospi da ingoiare e le difficoltà da superare non si danno mai per vinti Beati i catechisti miti Quelli che evitano le tentazioni delle scorciatoie delle minacce e dei ricatti e camminano sulla strada del convincere, spiegare, rispiegare, dialogare, testimoniare Beati i catechisti affamati e assetati di giustizia. Quelli che non accettano passivamente la catechesi di una Chiesa e una società che non esiste più, ma lottano per una educazione alla fede adeguata ai ragazzi di oggi Beati i catechisti misericordiosi. Quelli che capiscono le difficoltà dei ragazzi e delle loro famiglie e non sbraitano, non giudicano, non sentenziano, ma trovano soluzioni serene ed equilibrate | Beati
i catechisti operatori di pace Attenzione!
Non i pacifici cioè quelli che anche se i ragazzi non
s'interessano e stanno li solo per la Cresima o la prima Comunione, per poi andarsene il più lontano possibile, continuano con le
stesse pappe cucinate alla stessa maniera
NO! Beati quelli che cercano la pace non di se stessi o del parroco o dei genitori, ma la pace di Gesù, quella che nasce dalla Sua spada e dal Suo fuoco contro tutto ciò che può danneggiare un sereno cammino dei bambini e dei ragazzi verso la fede Beati i catechisti perseguitati a causa della catechesi. Perseguitati dal tempo che non basta mai, dai tanti impegni nel lavoro e nella famiglia,dai locali inadeguati,dai mezzi tecnici inesistenti, dai quei bambini che se non ci fossero.... e invece ci sono sempre e non fanno combinare niente, dai colleghi che non si pongono troppi problemi e si accontentano del solito tran tran, dalla tentazione di lasciare ...ma che poi ricominciano sempre Beati i catechisti così Avranno un posto bellissimo in cielo e una gioia in più, particolarissima, esclusiva: quella d'incontrare lassù ,qualcuno che sta lì perché, proprio grazie al catechismo, ha scoperto ed imboccato la strada giusta per arrivarci. |
Non si nasce cristiani come non si nasce catechista, lo si diventa solo con tenacia, dedizione e vocazione. Essere catechista non significa "fare" la catechista, o lo si è sempre, anche fuori dalle aule parrocchiali, o non lo si è per niente.
La fede si trasmette solo con le proprie (e non quelle degli altri ) esperienze di vita.
Le parole servono solo ad esprimere un concetto già vissuto .
Non possiamo raccontare di Gesù ai bambini sotto forma di favolette o quello che non sentiamo e viviamo per davvero... loro se ne accorgono e possiamo incorrere nel rischio che, qualche giorno prima della "Prima Comunione" i bambini ci chiedano.....
Ma Gesù è davvero esistito o è solo una favoletta?
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