Avevo appena finito di parlare ai ragazzi del dopo-comunione dell'amore di Dio , che Lui non manda castighi e punizioni, è paziente, e che noi dovremo assomigliare a Lui, dobbiamo amare come Dio ama noi, quando Oscar (nome fittizio) ,un ragazzino un tantino vivace, inizio a dar più fastidio del solito interrompendo di frequente la lezione.
Indispettita e anche visibilmente arrabbiata, lo invitai a voce alta ad andar fuori dall'aula e ,per punizione, a meditare come si era comportato con gli amici durante la lezione. Oscar si alzo ed era appena arrivato alla porta, quando si girò e mi chiese deciso " Se Dio non punisce ed è paziente e se noi dobbiamo somigliare a Lui perché tu adesso mi punisci?"
Indispettita e anche visibilmente arrabbiata, lo invitai a voce alta ad andar fuori dall'aula e ,per punizione, a meditare come si era comportato con gli amici durante la lezione. Oscar si alzo ed era appena arrivato alla porta, quando si girò e mi chiese deciso " Se Dio non punisce ed è paziente e se noi dobbiamo somigliare a Lui perché tu adesso mi punisci?"
Non si finisce mai d'imparare.Quel giorno è stato un ragazzino di undici anni ad insegnarmi che io catechista (????) parlo troppo di Dio ma spesso gli assomiglio ben poco.
Quanto abbiamo da imparare dai giovani!!!!
Sarebbe ora di parlare un po meno e cercare d'essere più coerente con le nostre parole