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martedì 26 marzo 2013

LA SANTA MESSA (seconda parte)


La Liturgia Eucaristica

Secondo la narrazione biblica, Gesù "prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati»". (Mt 26,26-28 ).

La liturgia Eucaristica sviluppa queste azioni di Gesù in tre momenti:
l'offertorio, la preghiera eucaristica e la comunione.

L'Offertorio

È la presentazione del pane e del vino che saranno offerti dal sacerdote, in nome di Cristo, nel sacrificio eucaristico, e diventeranno il Suo Corpo e il Suo Sangue. È il gesto stesso di Cristo nell'ultima Cena, "quando prese il pane e il calice."

Preghiera Eucaristica

E'la preghiera centrale della Celebrazione Eucaristica,la preghiera che realizza ,attualizza la Transustanziazione, ovvero la trasformazione del pane nel corpo di Cristo e del vino nel sangue di Cristo.
La preghiera eucaristica è tipica preghiera trinitaria: è rivolta al Padre, si invoca lo Spirito Santo al fine di rendere presente Gesù, il Figlio di Dio.

I riti di Comunione

I riti di comunione hanno inizio con la recita della preghiera del Signore, il Padre nostro, lo scambio di un segno di pace e l'invocazione dell'Agnus Dei (Agnello di Dio). Questa invocazione ha una forte dimensione Eucaristica, perché pronunciata durante i riti della frazione del pane (visibile a tutti) e dell'immistione (una piccola porzione dell'ostia viene posta nel calice: le specie eucaristiche, prima separate, sono ora unite, a significare l'integra presenza di Cristo in esse) e perché riprende il cibarsi dell'agnello nella cena pasquale ebraica accostandolo alla vera cena dell'Agnello, GESU' E' IL VERO AGNELLO

Dopo una breve preghiera privata, i fedeli si avviano all'altare, ove ricevono il corpo di Cristo, cibandosene. L'altare rappresenta la mensa dell'Ultima cena, il luogo della nostra unione con Gesù oltre che il patibolo della Croce, sul quale Cristo immolò se stesso.
Nei riti di conclusione il sacerdote, benedice il popolo



COME PARTECIPARE ALLA S. MESSA

La S.Messa è l'invito di Gesù alla Sua mensa per cui non si "sente" la Messa ma si partecipa così come si partecipa ad una cena tra amici....è un momento di festa, è la nostra Pasqua

Si sta seduti:
  • Durante le letture, escluso il Vangelo;
  • durante l' omelia;
  • mentre vengono presentati il pane ed il vino,
  • finché non si è risposto all'invito "Pregate fratelli";
  • dopo la Comunione, in attesa della preghiera finale .
Ci si inchina 


durante il Credo, alle parole "e per opera dello Spirito Santo ... e si è fatto uomo"

Si sta in ginocchio (se è possibile):

durante la consacrazione, cioè dall'invocazione dello Spirito sul pane e sul vino, fino a "Mistero della Fede" .

Si sta in piedi:

negli altri momenti.

Durante l’omelia prestiamo attenzione alla spiegazione della Parola di Dio, può esserci d'aiuto nel vivere quotidiano.
Lo "scambio della pace" non è un semplice gesto di cordialità, ma esprime il dono di Cristo che ci impegna nella comunione e nella carità. Basta scambiarlo con la persona che si ha accanto, senza lasciare il proprio posto
Volgi lo sguardo all'altare e disponiti, come i discepoli di Emmaus, a riconoscere il Signore nel pane spezzato.

Come ricevere la Santa Ostia della Comunione con Gesù:

in genere molti la ricevono in mano ma, è preferibile prendere la Santa Ostia direttamente in bocca. A questo proposito, occorre ricordare che solo le mani consacrate del Sacerdote sono delegate a toccare la Particola Consacrata.

«Il Corpo di Cristo appartiene ai Sacerdoti...
Esso non sia toccato da nessuno
che non sia consacrato...
eccetto in casi di estrema necessità».
(San Tommaso d'Aquino)











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