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domenica 24 marzo 2013

LA BIBBIA



Bibbia è un termine che deriva dal greco, ed è il plurale di biblion, libro. La Bibbia è un insieme di libri, una specie di piccola biblioteca divisa in due grandi sezioni:

  • 39 libri formano l'Antico Testamento (le Scritture Ebraiche) 
  • 27 il Nuovo Testamento (le Scritture Cristiane);  

Il testo biblico è opera dì molti autori, ed e stato scritto in ebraico, in aramaico e in greco. La maggior parte dei libri dell'Antico Testamento è scritta in ebraico, mentre altri testi sono redatti in aramaico. Ai tempi di Gesù e della Chiesa primitiva la lingua più diffusa era il greco, che fu quindi usato per i libri del Nuovo Testamento.
 Per comprendere quello che la Bibbia ci vuole dire bisogna tener conto:
1. quando è stato scritto il libro
2. dell’ambiente in cui è stato scritto
3. di che genere letterario è il libro
Nella Bibbia ci sono libri di generi letterari molto diversi:
  • libri di storia (Re, Cronache, Atti degli Apostoli)
  • preghiere (salmi, inni)
  • leggi (Deuteronomio, Levitico)
  • poesie (Cantico)
  • proverbi (Proverbi)
  • insegnamenti dei saggi (Sapienza, Qohèlet, Siracide)
  • profezie (Profeti)
  • racconti (Ruth, Ester)
  • lettere (Paolo, Pietro)

Divisione dei libri della Bibbia 

 Antico Testamento (46 libri)

Pentateuco

Genesi,Esodo,Levitico,Numeri,Deuteronomio

Libri storici 

Giosuè ,Giudei, Ruth ,1° e 2° Samuele, 1° e 2° Re, 1° e 2° Cronache, Esdra, Galati, Efesini,, Filippesi ,Neemia, Tobia, Giuditta ,Ester, 1°e2° Maccabei

Libri poetici e sapienzali


Giobbe,  Salmi,  Proverbi , Ecclesiaste, Cantico dei Cantici, Sapienza, Ecclesiastico (o Siràcide) .

Libri profetici


Isaia, Geremia,  Baruch,  Lamentazioni, Ezechiele,Daniele, Osea,  Gioele , Amos, Abdia, Giona, Michea ,Nahum,  Abacuc, Sofonia, Aggeo,Zaccaria,Malachia.

 Nuovo testamento

Vangeli

Matteo,Marco,Luca, Giovanni

Atti degli Apostoli

Lettere di san Paolo

Romani, 1°e 2° Corinzi,  Colossesi ,   1° e 2° Tassalonicesi , 1° e 2° Timoteo, Tito, Filemone ,Ebrei.

Lettere Cattoliche 

Giacomo, 1° e 2° Pietro, 1° 2° 3° Giovanni, Giuda 

Apocalisse     

                  


Perché i fatti della Bibbia si svolgono in Palestina

La Palestina è il ponte tra l’Asia e l’Africa, il corridoio obbligatorio che permetteva il passaggio dall’una all’altra delle più grandi civiltà dell’Antico Oriente, la civiltà della Mesopotamia (Babilonesi e Assiri) e la civiltà dell’Egitto. Infatti il passaggio è limitato dal margine dei deserti. Ad est della Palestina il deserto Siro-Arabico, con un’immensa curva, impedisce il passaggio diretto verso la pianura di Babilonia. Anche la
“strada regia”, che dalla regione di Damasco, attraverso Amman e le terre ad est del Mar Morto aggiungeva il golfo di Akaba, non poteva facilmente comunicare con l’Egitto a causa delle aride seppe della penisola del Sinai.Si deve riconoscere in questo fatto un disegno della Provvidenza. Il luogo scelto da Dio per attuare la sua Rivelazione e la storia della salvezza, era al punto di confluenza delle grandi civiltà del Medio Oriente e si stendeva in faccia al Mediterraneo, da cui provennero gli ultimi due grandi imperi: quello macedone (con Alessandro Magno) e quello romano. Così al tempo fissato da Dio, la sua Parola poté raggiungere contemporaneamente l’Oriente, l’Egitto e l’Europa

La Palestina

La Palestina è la terra che Dio ha promesso ad Abramo, Isacco e Giacobbe. Il nome non indica la terra degli Ebrei, ma la terra dei Filistei: Paleset = Filistea. Nella Bibbia è chiamata Canaan, cioè terra dei Cananei, che i Greci chiamavano Fenicia. Più tardi il nome Palestina ha soppiantato quello di Canaan e di Fenicia

L’ambiente storico della Bibbia

Quando gli Israeliti entrarono in Palestina, questa era abitata dai Cananei, popolazioni varie di razza semitica, chiamati anche Amorei. I figli d’Israele non sempre li cacciarono: spesso vissero a loro fianco, assorbendone la civiltà, ma opponendo una costante resistenza alla loro religione naturalistica e alla loro organizzazione sociale.
Al nord gli Israeliti vissero in buon vicinato con i fenici. A nord-est essi trovarono dapprima piccoli regni amorrei che, a partire dal IX sec., furono sostituiti dai temibili Aramei di Damasco. A est del Giordano si trovavano gli Ammoniti (il cui nome è stato conservato nell’ attuale città di Amman) e, a sud del fiume Arnon, i Moabiti. Più a sud ancora, sotto il Mar Morto, gli Edomiti erano più o meno sparsi in zone montuose e desertiche. I Filistei, arrivati in Palestina dal mare all’ incirca nello stesso tempo in cui gli Israeliti vi entravano dal deserto, occupavano la pianura costiera da Gaza fino a Giaffa (o Joppe).Anticamente questa regione non fu mai interamente occupata solo dagli Ebrei. Ciò avvenne solo con l’immigrazione sionista nel nostro secolo.
I nomi di tutti questi popoli confinanti ritornano continuamente nella Bibbia, sia nei racconti storici che nelle invettive dei profeti.

Nomi usati per indicare il popolo di Dio:

Ebrei: deriva da EBER, antenato di Abramo.
Israeliti: deriva da ISRAELE, secondo nome di Giacobbe, Figlio di Isacco Figlio di Abramo
Giudei: deriva da GIUDA, quarto figlio di Israele.
Gli Edoniti, discendenti di Esaù, gli Ammoniti Moabiti, discendenti di Lot, potevano essere chiamati ebrei. Effettivamente la Bibbia mostra che questo nome era usato soprattutto parlando con gli stranieri, essendo il temine più largamente conosciuto.
Il nome più appropriato del popolo eletto è Israele. Era il secondo nome del patriarca Giacobbe, trasmesso poi dai suoi discendenti, i figli d’Israele, divisi in dodici tribù. A volte il nome di Israele si trova unito o contrapposto a quello di Giuda: in questo caso i due nomi rappresentano due tronconi abbastanza distinti all’ interno del popolo eletto: Israele indica le tribù del centro-nord, mentre la tribù di Giuda occupava il sud della Palestina La tribù di Giuda restò quasi sola dopo le catastrofi dell’VIII e del VI secolo a.C.. e proveniva da essa la maggior parte della popolazione che nei secoli seguenti concorse alla ricostruzione. Da allora si cominciò a designare questo popolo come la gente di Giuda o Giudei.
Nell’ uso italiano corrente si chiamano Israeliti le persone di religione giudaica
 Si dà il nome di Israeliani ai cittadini dello stato di Israele
 Si chiamano Ebrei tutte le persone di discendenza Israelitica

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