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martedì 21 maggio 2013

PERCHE' A ME?

E' SOLO UNA STORIELLA MA A ME PIACE PENSARE CHE IN CIELO FUNZIONI PROPRIO COSI'....
Dio in paradiso  dà istruzioni agli angeli,per affidare ad ogni famiglia un bambino Gli angeli prendono nota in un registro gigantesco. 
«fam. Rossi: mandiamoci Mario. Santo patrono, Matteo» 
«fam. Bianchi:per loro sta bene Anna. Santa patrona, Cecilia» 

«fam.Rossini: per loro i gemelli Luca e Gianni. Santo patrono, beh!, gli diamo Gerardo. È abituato alla scarsa religiosità».
Finalmente, passa un nome a un angelo e sorride: «A questa futura mamma, diamole Antonio il bambino disabile».L'angelo è curioso. «Perché a questa qui, Dio? È così felice».
«Esattamente», risponde Dio sorridendo. «Potrei mai dare un figlio handicappato a una donna che non conosce l'allegria? Sarebbe una cosa crudele»
«Ma ha pazienza?», chiese l'angelo.
«Non voglio che abbia troppa pazienza, altrimenti affogherà in un mare di autocommiserazione e pena. Una volta superati lo shock e il risentimento, di sicuro ce la farà». «Ma, Signore,penso che quella donna,non creda nemmeno in Te».sorride. «Non importa. Posso provvedere. Quella donna è perfetta. È dotata del giusto egoismo». L'angelo resta senza fiato. «Egoismo? È una virtù?» Dio annuisce. «Se non sarà capace di separarsi ogni tanto dal figlio, non sopravvivrà mai. Sì, ecco la donna cui darò la benedizione di un figlio meno che perfetto. Ancora non se ne rende conto, ma sarà da invidiare.Darà mai per certa una parola. Non considererà mai che un passo sia un fatto comune. Quando il bambino dirà "mamma" per la prima volta, lei sarà testimone di un miracolo e ne sarà consapevole. Quando descriverà un albero o un tramonto al suo bambino cieco, lo vedrà come poche persone sanno vedere le mie creazioni.Consentirò di vedere chiaramente le cose che vedo io -ignoranza, crudeltà, pregiudizio -, e le concederò di levarsi al di sopra di esse.Imparerà a distinguere l'essenziale dal superfluo e la sua vita sarà serena perchè diventerà semplicemente semplice.  Non sarà mai sola. Io sarò al suo fianco ogni minuto di ogni giorno della sua vita, poiché starà facendo il mio lavoro infallibilmente come se fosse al mio fianco».
«E per il santo patrono?», chiede l'angelo, tenendo la penna sollevata.Dio sorride. «Le basterà specchiarsi, sarà lei il Santo patrono di suo figlio».



LA DISABILITA' E'  PER CERTI VERSI SEMPRE DOLOROSA E SEMBRA CHE IO L'ABBIA VOLUTA VESTIRE DI MELASSA , NON E PROPRIO L'IMPRESSIONE CHE AVREI VOLUTO DARE,  MA SPESSO ABBIAMO  BISOGNO  DI UNA DOSE ECCESSIVA DI ZUCCHERO PER POTER SORRIDERE  ALLA VITA .CHIEDO SCUSA A CHI  SI SENTE OFFESO E VIVE LA DIVERSITA' IN MODO TRAGICO .CAPISCO BENE, MA POSSO ASSICURARE CHE  QUELLA CROCE CHE ADESSO  SENTITE COME UN PESO DIVENTERA' AMORE.

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PERCHE' A ME?


E' il grido angosciante  e spesso silenzioso, racchiuso nel deserto dell'anima , dei genitori che, alla nascita di un figlio, si sentono dire dai medici...non sarà normale ( cos'è la normalità?) ,avrà problemi più o meno gravi , sarà un bambino disabile....quel grido si eleva silenziosamente a Dio,- perché a me? cosa ho fatto di male? -Dio risponde, ma non vogliamo capire o facciamo finta di non capire ...la disperazione, l'angoscia, l'ansia,  la paura sono  più forti della Sua risposta .Non comprendiamo, spesso non accettiamo, ma andiamo avanti comunque,  ci viene in soccorso l'istinto di maternità/paternità,- quel bambino è nostro figlio, va curato, amato, coccolato è mio figlio Dio, non tuo , resta lontano dai nostri "affari"- Dio tace, ma è sempre presente...-un giorno capirete,accoglierete la mia risposta - pensa Dio.
Quel giorno arriva sempre. Cosa ho fatto di male? -nulla tu sei perfetta, sei un mio prodigio e sapevo a chi affidavo un mio figlio, siete i genitori adatti per prendervi cura di lui.-risponde Dio
Un figlio disabile non è il frutto di una colpa, ma è un dono per renderci migliori di noi stessi, per elevarci ancora di più, per capire meglio l'amore vero e  raggiungere più velocemente, se pur con fatica,  "Dio". E' una impresa quotidiana,  una responsabilità che non finisce mai, una spina spesso insopportabile, si cede sovente allo sconforto, si ha l'impressione di non farcela (è solo impressione) , ma non siamo mai soli, anche se sembra il contrario, e.... ce la faremo,sempre. 

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