Perché pregare? Quando e come ? Io non so pregare!!!!
Spesso i ragazzini del percorso di fede,ma anche gli adulti, fanno di queste domande.Non amareggiatevi ,(anch'io le ho fatte) non c'è nulla di sbagliato, è lecito ed è giusto, si cresce nella fede, grazie ai dubbi e alle domande...non è positivo obbedire senza pensare, solo a Dio spetta questa prerogativa,bisogna ragionare, porsi e porre domande. Le risposte che ho cercato di dare, attingono al mio "bagaglio" di esperienze. Nessuno può dire come si prega, non c'è una regola precisa,ognuno troverà col tempo e la perseveranza la sua dimensione, la sua strada ,le risposte stanno dentro ad ognuno di noi. Ogni esperienza raccontata può essere solo un trampolino di lancio, una spinta a non arrendersi e a non scoraggiasi mai
Come fa uno che non ha mai pregato ad iniziare?
Non esistono formule magiche o libri adatti. E' come quando vogliamo imparare a nuotare usando un manuale,potremo conoscere tutto sul nuoto senza però aver mai toccato l'acqua.
Bisogna coraggiosamente buttarsi in acqua per imparare a nuotare e bisogna "tuffarsi" nella preghiera per imparare a pregare
E' un salto nel buio e nel silenzio, poi, via via, ci si accorge che c'è un qualcuno dall'altra parte, si scopre un "TU" che sta al di là delle cose, delle vicende, delle persone.Un "TU" che ci ascolta ,ci si ritrova di fronte una presenza densa e concreta, incombente e dolcissima ,sembra che le parole tornino indietro, quasi fosse un eco, ed ecco che scatta un dialogo. Sto rivolgendomi a.... ,sto conversando con....non sono più solo ,sto parlando a Dio o meglio è LUI che parla con me.
Va sempre così, si ha l'impressione aver trovato Dio ,invece era Lui che già aspettava noi
Bisogna coraggiosamente buttarsi in acqua per imparare a nuotare e bisogna "tuffarsi" nella preghiera per imparare a pregare
E' un salto nel buio e nel silenzio, poi, via via, ci si accorge che c'è un qualcuno dall'altra parte, si scopre un "TU" che sta al di là delle cose, delle vicende, delle persone.Un "TU" che ci ascolta ,ci si ritrova di fronte una presenza densa e concreta, incombente e dolcissima ,sembra che le parole tornino indietro, quasi fosse un eco, ed ecco che scatta un dialogo. Sto rivolgendomi a.... ,sto conversando con....non sono più solo ,sto parlando a Dio o meglio è LUI che parla con me.
Va sempre così, si ha l'impressione aver trovato Dio ,invece era Lui che già aspettava noi
Certo che ci vuole anche coraggio!!!
SI, perché siamo posseduti dalla paura del silenzio. Per pregare bisogna tuffarsi dentro il silenzio ,e questo costringe a pensare ,riserva la sgradita -e dolcissima -sorpresa di imbatterci in noi stessi e nell' infinito che, se pur desiderato, non vorremo incontrare,...tutto ciò che non conosciamo ci fa paura.
L'incontro con Dio destabilizza, ci pone di fronte ad un'immagine stereotipata di noi stessi, creata dalla nostra mente per sopravvivere (vivere è ben altro). Dio ci propone di cambiare direzione, il nostro modo di vedere le cose,la conversione. Dio è più forte di noi,non possiamo far altro che accettare.....Ci mettiamo davanti a Dio con un nostro" piano" quasi a volerglielo imporre,poi si scopre che il Suo piano è diverso dal nostro....si fa a pugni con Dio.
Se non abbiamo ancora incontrato la tentazione della bestemmia forse, non abbiamo mai incontrato Dio.
Verrebbe ad un certo punto quasi voglia di cambiare le pagine del Vangelo...chiedete e non vi sarà dato,abbiamo bussato ma non ci è stato aperto....solo perseverando nella preghiera, in questi incontri con l'Immenso,ci rendiamo conto che il Tu dall'altra parte non è il Dio creato a mia immagine e somiglianza ma il contrario, io sono stata creata a Sua immagine,sono serena solo quando lo seguo. Scatta l'umiltà e ci si accorge che il Suo piano è sicuramente giusto, migliore per me,quello che mi fa grande.
Le pretese cadono e solo allora la preghiera diventa PREGHIERA.....sia fatta per davvero LA SUA VOLONTA', ed è gioia, tranquillità, pace, la Sua pace
L'incontro con Dio destabilizza, ci pone di fronte ad un'immagine stereotipata di noi stessi, creata dalla nostra mente per sopravvivere (vivere è ben altro). Dio ci propone di cambiare direzione, il nostro modo di vedere le cose,la conversione. Dio è più forte di noi,non possiamo far altro che accettare.....Ci mettiamo davanti a Dio con un nostro" piano" quasi a volerglielo imporre,poi si scopre che il Suo piano è diverso dal nostro....si fa a pugni con Dio.
Se non abbiamo ancora incontrato la tentazione della bestemmia forse, non abbiamo mai incontrato Dio.
Verrebbe ad un certo punto quasi voglia di cambiare le pagine del Vangelo...chiedete e non vi sarà dato,abbiamo bussato ma non ci è stato aperto....solo perseverando nella preghiera, in questi incontri con l'Immenso,ci rendiamo conto che il Tu dall'altra parte non è il Dio creato a mia immagine e somiglianza ma il contrario, io sono stata creata a Sua immagine,sono serena solo quando lo seguo. Scatta l'umiltà e ci si accorge che il Suo piano è sicuramente giusto, migliore per me,quello che mi fa grande.
Le pretese cadono e solo allora la preghiera diventa PREGHIERA.....sia fatta per davvero LA SUA VOLONTA', ed è gioia, tranquillità, pace, la Sua pace
Ma cos'è davvero la preghiera?
Vediamo innanzi tutto cosa non è la preghiera.
La maggior parte delle persone concepisce la preghiera come un "chiedere qualcosa" ...questa è la più semplice e naturale forma di preghiera. Se crediamo che esiste un Dio che può aiutarci allora è naturale chiedere .Si prega quando si ha bisogno di qualcosa, bene, ma, spesso ci ricordiamo di Dio solo nei momenti di bisogno e ci arrabbiamo se Lui non opera subito "il miracolo" ..la preghiera allora diventa amuleto, un portafortuna da buttare via se non funziona.La preghiera non è una "recita" di belle parole, ricercate o già scritte,anche se possono servire ad avvicinarci a Dio. Lui conosce il nostro cuore, i nostri bisogni ,i nostri desideri,non resta che stabilire un'intesa tra noi e Dio ,costruire un ponte ...i mattoni del ponte sono la nostra buona volontà di seguire la Sua strada.Più aggiungiamo mattoni,più cresce il "feeling" con Dio
La preghiera ,quella vera, nasce dal desiderio di stare con Dio, è un colloquio dove le nostre parole servono poco ,Lui stesso ci parla al cuore
Pregare è avere risposte superiori alle domande.
Pregare è mettersi in ginocchio per imparare a camminare.
Pregare è la medicina per i nostri mali interiori.
Pregare aiuta ad aprire le persiane del nostro cuore verso gli altri ad uscire dal nostro io, dal nostro egoismo e narcisismo a non compiangerci a non chiuderci in noi stessi(l'isolamento è sempre impoverimento) ad andare verso gli altri.
Se l'incontro con Dio non diventa incontro con i fratelli allora la preghiera è pura finzione
La preghiera ci fa crescere ci rende profondi ,ci spinge a donarci agli altri e solo donando realizziamo noi stessi.
La maggior parte delle persone concepisce la preghiera come un "chiedere qualcosa" ...questa è la più semplice e naturale forma di preghiera. Se crediamo che esiste un Dio che può aiutarci allora è naturale chiedere .Si prega quando si ha bisogno di qualcosa, bene, ma, spesso ci ricordiamo di Dio solo nei momenti di bisogno e ci arrabbiamo se Lui non opera subito "il miracolo" ..la preghiera allora diventa amuleto, un portafortuna da buttare via se non funziona.La preghiera non è una "recita" di belle parole, ricercate o già scritte,anche se possono servire ad avvicinarci a Dio. Lui conosce il nostro cuore, i nostri bisogni ,i nostri desideri,non resta che stabilire un'intesa tra noi e Dio ,costruire un ponte ...i mattoni del ponte sono la nostra buona volontà di seguire la Sua strada.Più aggiungiamo mattoni,più cresce il "feeling" con Dio
La preghiera ,quella vera, nasce dal desiderio di stare con Dio, è un colloquio dove le nostre parole servono poco ,Lui stesso ci parla al cuore
Pregare è avere risposte superiori alle domande.
Pregare è mettersi in ginocchio per imparare a camminare.
Pregare è la medicina per i nostri mali interiori.
Pregare aiuta ad aprire le persiane del nostro cuore verso gli altri ad uscire dal nostro io, dal nostro egoismo e narcisismo a non compiangerci a non chiuderci in noi stessi(l'isolamento è sempre impoverimento) ad andare verso gli altri.
Se l'incontro con Dio non diventa incontro con i fratelli allora la preghiera è pura finzione
La preghiera ci fa crescere ci rende profondi ,ci spinge a donarci agli altri e solo donando realizziamo noi stessi.
"Dio sa tutto di noi" e allora perché pregare?
E' vero, Dio sa tutto di noi, siamo noi che non sappiamo niente di noi stessi,abbiamo bisogno di scoprirci e di meravigliarci ancora. Quando prego per davvero (e non è sempre così), sento che Dio già mi conosce "ancor prima che io nascessi", dall'incontro con Dio ne esco arricchita, sento d'aver imparato qualcosa di me che non sapevo ,qualcosa che magari già c'era ma era sepolto . Vivere non è abitare nella periferia di noi stessi,significa esserci è la scoperta del nostro io che ancora crea meraviglia. La preghiera vera, fatta col cuore,ci farà dire "Oh!!!" proprio come un bambino davanti alla sorpresa dell'ovetto Kinder ,è stupore, è incanto,è meraviglia E' proprio vero, "Tu sei il Dio che opera meraviglie...... "
Io prego per vivere Per vivere veramente (non sopravvivere), per "non lasciarmi vivere" ho bisogno della preghiera.Vivere è amare,una vita senza amore è una vita persa,vuota, è prigione ,è tristezza e ama solo chi si sente amato,raggiunto e trasformato dall'Amore vero.
Io prego per vivere Per vivere veramente (non sopravvivere), per "non lasciarmi vivere" ho bisogno della preghiera.Vivere è amare,una vita senza amore è una vita persa,vuota, è prigione ,è tristezza e ama solo chi si sente amato,raggiunto e trasformato dall'Amore vero.
La preghiera per un cristiano è un dovere?
Se fosse solo dovere o sacrificio penso che io non pregherei.La preghiera è piacere....ma non è sempre così,spesso diventa fatica perché siamo stanchi ,perché la pregare impone una sincerità non sempre piacevole verso se stessi ,perché ci mette a confronto con una conversione mai raggiunta o semplicemente perché altre cose aspettano fuori, magari più piacevoli e meno ardue.
Anche l'amore non è sempre occhi languidi e attrazioni irresistibili, c'è la cena da preparare,i bambini da accudire,un marito da ascoltare , anche se sono stanca morta e dinanzi ai miei occhi c'è un bel lettone che m' invita....ma la cena la preparo e gioco con i bambini perché li amo. Se la preghiera la sentiamo come un dovere, forse c'è pochissimo amore e tanto, solo sacrificio.
Dio è stato chiaro "Misericordia io voglio e non sacrificio",
Se c'è la voglia di stare con Dio la preghiera diventa "una fatica" leggera e dolcissima
Anche l'amore non è sempre occhi languidi e attrazioni irresistibili, c'è la cena da preparare,i bambini da accudire,un marito da ascoltare , anche se sono stanca morta e dinanzi ai miei occhi c'è un bel lettone che m' invita....ma la cena la preparo e gioco con i bambini perché li amo. Se la preghiera la sentiamo come un dovere, forse c'è pochissimo amore e tanto, solo sacrificio.
Dio è stato chiaro "Misericordia io voglio e non sacrificio",
Se c'è la voglia di stare con Dio la preghiera diventa "una fatica" leggera e dolcissima
La preghiera non è forse una fuga in un mondo irreale,un rifugio, non è tempo perso??
Può anche essere che la preghiera diventi qualche volta un posto in cui rifugiarsi, tutti abbiamo bisogno di sentirci coccolati, amati, perdonati e non per questo significa diventare bigotti o pii fatalisti.
La preghiera non è uno svanire nel nulla, non è rinunciare ai propri doveri anzi, se per pregare (o partecipare alla Messa ) dovessi lasciare incustoditi i miei figli, diventerebbe pura illusione il mio pregare .
Il Dio raggiunto nella preghiera non è un Dio che toglie le nostre responsabilità casomai le riconsegna più lucide ed esigenti, non ci toglie dal mondo ma ci reimmerge nel mondo con più vigore e forza ,ci dà più forza di affrontare le nostre responsabilità, regalandoci un certo strano entusiasmo per affrontare meglio la vita. Dio non ci consola soltanto ma ci solletica ad andare incontro al fratello,ad impegnarci maggiormente nella società,a vivere in prima persona a (usando parole grosse) cambiare la nostra storia, ad essere migliori nella nostra quotidianietà.
Pregare è tempo perso?
In un certo senso si...spendidamente perso, per capire chi sono,cosa ho dentro,perché vivo Un tempo sciupato che mi riscatta il tempo impegnato: il mio tempo che è vuoto senza Dio
La preghiera non è uno svanire nel nulla, non è rinunciare ai propri doveri anzi, se per pregare (o partecipare alla Messa ) dovessi lasciare incustoditi i miei figli, diventerebbe pura illusione il mio pregare .
Il Dio raggiunto nella preghiera non è un Dio che toglie le nostre responsabilità casomai le riconsegna più lucide ed esigenti, non ci toglie dal mondo ma ci reimmerge nel mondo con più vigore e forza ,ci dà più forza di affrontare le nostre responsabilità, regalandoci un certo strano entusiasmo per affrontare meglio la vita. Dio non ci consola soltanto ma ci solletica ad andare incontro al fratello,ad impegnarci maggiormente nella società,a vivere in prima persona a (usando parole grosse) cambiare la nostra storia, ad essere migliori nella nostra quotidianietà.
Pregare è tempo perso?
In un certo senso si...spendidamente perso, per capire chi sono,cosa ho dentro,perché vivo Un tempo sciupato che mi riscatta il tempo impegnato: il mio tempo che è vuoto senza Dio
Sembra tutto semplice ma io non ho il tempo di pregare!!!
E la scusa più banale ed è la più usata.Non sarebbe più leale dire "non ho voglia di pregare"? Certo che la vita oggi ci porta via sempre più tempo e, per una mamma o un papà è davvero una corsa ad ostacoli.
Viviamo in un mondo di efficienza ,tutto deve essere finalizzato al meglio, e poi tanto, Dio si lascia escludere facilmente, non recrimina, non avanza diritti...tace.
Oppure parla nel segreto della nostra coscienza e toglie la pace.
La preghiera non da risultati visibili ,non ci rassetta la cucina, non riempie il frigorifero ma ci fa più umani
Se credo di non aver tempo di pregare allora, il tempo me lo rubo, mentre sto nel traffico, mentre lavo i piatti quando tutti sono in soggiorno a guardare la TV,sulla sedia del dentista (anche lì ho pregato ) e, perché no?, immersa in un bel bagno caldo e rilassante..Se si vuole, il tempo per Dio si trova sempre.
Viviamo in un mondo di efficienza ,tutto deve essere finalizzato al meglio, e poi tanto, Dio si lascia escludere facilmente, non recrimina, non avanza diritti...tace.
Oppure parla nel segreto della nostra coscienza e toglie la pace.
La preghiera non da risultati visibili ,non ci rassetta la cucina, non riempie il frigorifero ma ci fa più umani
Se credo di non aver tempo di pregare allora, il tempo me lo rubo, mentre sto nel traffico, mentre lavo i piatti quando tutti sono in soggiorno a guardare la TV,sulla sedia del dentista (anche lì ho pregato ) e, perché no?, immersa in un bel bagno caldo e rilassante..Se si vuole, il tempo per Dio si trova sempre.
Dio dona una serenità strana pacata silenziosa...quella serenità che ci manca, che cerchiamo ovunque ma che non troviamo se non in Dio
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